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Artemusica Cultura - Concerto per violino, violoncello, pianoforte

sabato 20/12/2014 alle 21:00
Musica
12 20 trio casa bernardini

TRIO CASA BERNARDINI - Marcello Miramonti, violino Enrico Graziani, violoncello Alberto Chines, pianoforte - Musiche di Beethoven, Smetana

Artemusica Cultura inizia il suo nutrito programma di concerti natalizi con una serata che vede protagonista un ensemble di grande spessore: si tratta del Trio Casa Bernardini composto da Marcello Miramonti al violino, Enrico Graziani al violoncello e Alberto Chines al pianoforte. Tutti musicisti portatori di stile e carisma, espressione di grandi scuole, con all’attivo importanti premi nazionali e internazionali. Il concerto avrà luogo sabato 20 dicembre alle ore 21,00 nella sala Consiliare del Municipio di Canove.

Casa Bernardini è il nome della pensione (realmente esistita e situata a Palestrina) nella quale Thomas Mann, ribattezzandola casa Manardi, ambientò uno dei momenti decisivi del suo Doktor Faustus.
Formatosi nel 2014, il Trio Casa Bernardini è nato dall’esigenza del violoncellista Enrico Graziani, del violinista Marcello Miramonti e del pianista Alberto Chines di far convergere le diverse esperienze artistiche in un progetto dinamico, nel quale l’entusiasmo dovuto al carattere e alla giovane età dei tre musicisti si unisce alla ricerca di un risultato concettualmente solido ed esteticamente raffinato.
Il percorso individuale di ciascuno dei componenti del Trio è altamente qualificato da esibizioni solistiche in luoghi di prestigio come il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Olimpico di Vicenza, la Kyoto Concert Hall, il Teatro Paisiello di Lecce, la Van Cliburn Recital Hall di Fort Worth (Texas), il Teatro Verdi di Trieste, la Sala Simon Bolivar di Caracas, da collaborazioni con alcuni tra i maggiori espo- nenti del panorama concertistico internazionale (Uto Ughi, Enrico Dindo, Alessio Allegrini, Riccardo Muti, Mario Brunello, Pietro De Maria, Kent Nagano e molti altri), nonché da una formazione che passa da importanti istituzioni come l’Ecole Normale de Musique de Paris “Alfred Cortot”, l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e l’Accademia di Portogruaro.
Franco Scala, Davide Cabassi, Ilya Grubert, Roland Pidoux, Piero Rattalino, Antonio Meneses, Daniele Gay, Giovanni Gnocchi, Enkleida Sheshay, Gianantonio Viero, Leonidas Kavakos, tra gli altri, sono gli insegnanti con i quali i tre musicisti hanno avuto l’opportunità di formarsi e di perfezionare le loro capacità tecniche e interpretative. Hanno inoltre collaborato con orchestre quali i Solisti Veneti, Orchestra Nazionale della RAI, Orchestra Regionale Toscana, Filarmonica della Scala, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra Haydn, Human Rights Orchestra.

Il repertorio del Trio Casa Bernardini, in continua espansione, include alcuni tra i capisaldi della produzione per questo organico, prestando al tempo stesso una grande attenzione alla ricerca di opere meno note, trascrizioni, arrangiamenti rari e musica contemporanea.


Il programma della serata propone il Trio in sol minore op.15 di Smetana che risale al 1855, prima grande opera con cui il compositore ceco si esprime con un proprio, definito, linguaggio musicale. Il brano, in tre movimenti, fu composto durante un periodo drammatico della vita del musicista, colpito profondamente dalla morte della figlia Bedriska. Sembra che Smetana scriva questa partitura quasi come reazione a quell’opacità in cui l’insegnamento lo aveva costretto, indirizzandolo soprattutto verso composizioni didattiche. il Trio rappresenta, quindi, un punto di partenza verso un’ulteriore ricerca espressiva. L’andamento appassionato e rapsodico, esprime con immediatezza sentimenti di dolore, di rimpianto, alternati a motivi che, talora, indulgono tra malinconia e visioni fantastiche.
La seconda parte si apre, invece, con il Trio in mi b maggiore op. 1 n. 1 di L.v. Beethoven che presenta importanti elementi innovativi quali la struttura in quattro movimenti, l’uso dello Scherzo come terzo movimento e l’indipendenza del violoncello, coniugati per altro con un linguaggio e uno stile legati ancora alla musica di fine XVIII secolo. Va detto che con i Trii dell’op.1 il giovane Beethoven impose all’attenzione del mondo culturale e musicale viennese la propria personalità creatrice.

 

I successivi concerti di Artemusica Cultura sono programmati per sabato 27 dicembre e sabato 3 gennaio.

Riproduzione riservata.
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