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FRANCESCO PULGA concerto di Pasqua per Artemusica a Canove, Altopiano di Asiago

domenica 20/4/2014 alle 21:00
Musica

Concerto pianista Francesco PulgaFRANCESCO PULGA in concerto per Artemusica: Mozart, Mendelsshon e Brahms - 20 aprile a Canove, Altopiano di Asiago

L'Associazione Artemusica Cultura di Roana continua la sua attività proponendo agli appassionati di musica classica il tradizionale concerto di Pasqua, che avrà luogo domenica 20 aprile, alle ore 21.00, presso la sala consiliare del municipio di Canove, Altopiano di Asiago.

Il concerto avrà come protagonista il pianista Francesco Pulga, che proporrà un interessante programma, incentrato su musiche di Mozart, Mendelsshon e Brahms.

Il programma inizierà con la Sonata in re maggiore K. 576, l’ultima Sonata per pianoforte scritta da Mozart. Lo spartito reca nettissimo il segno dell'ultimo Mozart, soprattutto per il ricco impiego del contrappunto, tipico delle ultime composizioni, oltre a quella brillantezza tecnica e raffinatezza stilistica che da sempre caratterizzano lo stile mozartiano.

L'Allegro iniziale si apre con un tema di "caccia" all'unisono, quasi a ricordare le sonorità di una tromba o di un corno. Questo tema rimane alla base di quasi tutto il movimento con pochissimi diversivi, anche il secondo tema altro non è se non una variazione contrappuntistica del primo; solo nella coda dell'esposizione appare un terzo tema più disteso. Lo sviluppo consiste quasi interamente in una vera e propria invenzione a due voci sul tema di base, quasi a ricordare quelle di Bach.

L'Adagio è un movimento tripartito, con due sezioni gemelle - basate su una melodia nobile e pensosa, riesposta poi con varianti armoniche - che incorniciano una centrale sezione in fa diesis minore, ricca di un pathos che deriva dalle continue modulazioni e dai passaggi cromatici.
L'Allegretto conclusivo è un Rondò caratterizzato da una forte unità tematica e da un particolare dinamismo ritmico dato delle veloci terzine che pervadono quasi interamente il movimento.

Composizione giovanile è invece la Sonata op.2 di Brahms. Nonostante sia stata scritta all’età di 19 anni, la sonata si articola in una struttura grave e grandiosa, rivelando la personalità brahmsiana e una grande sensibilità romantica.
La scrittura è possente, piuttosto sviluppata nell’impiego della mano sinistra, e ricorda una scrittura orchestrale, tanto che Schumann scrisse, di questa opera: ”il pianoforte è trasformato in un’orchestra di lamenti e voci giubilanti”.

Il primo movimento è caratterizzato dall’alternanza di momenti di grande slancio e passionalità e altri più riflessivi e mesti.
Il secondo movimento è un tema con variazioni e si ricollega invece alla tradizione liederistica. Pur non essendo specificato sullo spartito, la melodia si abbina perfettamente a una poesia (Mir ist leide) del poeta svizzero Graf Kraft von Toggenburg. Questo movimento si collega direttamente al terzo, oltre che per l’unità tematica, per bilanciare le dimensioni e l’intensità espressiva del primo movimento e del finale
Dopo una lenta introduzione inizia il quarto movimento. Questo è forse il più sorprendente e di ampio respiro. Si sente una forte vena popolare e improvvisativa, alternata per contrasto a passaggi interamente accordali, che creano una sonorità espansa che sembra davvero richiamare i colori dell’orchestra.

Concluderanno il concerto le Variations Sérieuses di Mendelssohn, che furono scritte in occasione di una campagna di raccolta fondi per erigere il monumento a Beethoven nella sua città natale di Bonn.
L'editore Pietro Mecchetti chiese a Mendelssohn di contribuire a un "Album Beethoveniano", pubblicato nel gennaio del 1842, che includeva anche pezzi di Liszt, Chopin, Moscheles e altri, il cui ricavato sarebbe stato impiegato per la costruzione del Monumento.

Le Variazioni si basano su un tema calmo e pensoso sul quale il compositore costruisce con molta abilità una serie di situazioni tecniche ed espressive. Il discorso è serrato e continuo, con una breve pausa prima e dopo la quattordicesima variazione; la melodia scorre chiara e limpida e non mancano gli slanci e le accensioni della fantasia di tipo schumanniano, dal ritmo serrato e incisivo mentre la struttura melodica, insieme al gioco armonico, prelude a Brahms. Si alternano momenti di assorto lirismo ad altri di calda passionalità, ma il significato di questa composizione punteggiata di adagi, canoni, fughe e scherzi risiede nella sua unità poetica, disegnata con spontaneità e freschezza di idee musicali.

Il pianista Francesco Pulga

Ferrarese di nascita ma da anni residente sull'Altopiano, ha iniziato privatamente gli studi pianistici con il M° Andreja Ravnic, e si quindi iscritto al Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza dove si è laureato, con il massimo dei voti, nel febbraio 2009 sotto la guida del M° Riccardo Zadra. Successivamente ha frequentato l'“Accademia Pianistica di Padova” sotto la guida dei Maestri F. Righini e R. Zadra e il “Corso di Alto Perfezionamento” tenuto dal M° G. Nuti.
Nel 2013 si è laureato con distinzione al Conservatorio Reale di Bruxelles sotto la guida del M° Boyan Vodenitcharov, concludendo il Master in Pianoforte.
Nel corso degli anni ha affinato la sua preparazione frequentando inoltre numerosi Corsi e Seminari di perfezionamento, tra i quali si segnalano quelli tenuti dai Maestri Aldo Ciccolini, Bruno Canino, Joaquin Achucarro, Eulalia Solè e Benedetto Lupo.
Ha tenuto numerosi recitals in Italia, Belgio e Germania, sia come solista che in formazioni di musica da camera, riscuotendo vivo apprezzamento da parte della critica e del pubblico.

L’ingresso è libero e il concerto verrà seguito da un piccolo rinfresco.



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