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La chiusura del Sacrario il lunedì indispettisce turisti e visitatori

Pubblicata il 22 giu 2015 alle 17.25
Grande Guerra

Sacrario militare leiten

  • Giornale l'Altopiano 20 giugno 2015
  • L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 20 giugno, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
     
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Il Sacrario Militare del Leiten, monumento dal grandissimo valore storico e culturale, luogo simbolo del nostro Altopiano in particolare in questo momento in cui ricorre il Centenario della Grande Guerra di cui costituisce un’eredità, dovrebbe essere accessibile tutti i giorni per permettere a turisti e cittadini di visitarlo.


Numerose segnalazioni sono arrivate al nostro giornale e all’amministrazione per segnalare l’impossibilità di visitare il Sacrario il lunedì, giorno di riposo e l’inflessibilità degli orari. In particolare abbiamo raccolto la testimonianza di una cittadina asiaghese: “Solenni, suggestive le cerimonie per il Centenario della Grande Guerra al Sacrario di Asiago ma, l’orario di accesso al Monumento permane invariato. Nessuna concezione straordinaria: ogni lunedì è chiuso per riposo settimanale, di domenica è aperto però solo grazie alla presenza di volontari, militari di ogni età in congedo che devono tuttavia sottoscrivere un’assicurazione personale per motivi di sicurezza.”.

Purtroppo non sono solo gli asiaghesi a pagare le conseguenze di questa situazione, ma anche soprattutto i numerosi turisti che giungono ad Asiago per visitarla e vorrebbero recarsi anche presso questo simbolo della nostra storia, continua la testimonianza :“Al lunedì si ripetono le stesse scene: visitatori delusi di fronte ai cancelli chiusi. Abbiamo assistito al drastico divieto dei militari anche di fronte a pullman di scolaresche provenienti anche da lontano. Ad una famiglia di Ferrara, giunta quassù con una persona anziana, da tempo desiderosa di visitare il luogo e di recitare una preghiera dove riposa la salma di un parente, si è vista negare anche di fare almeno un giro intorno, perché in quel momento era chiuso. Noi asiaghesi ci sentiamo rammaricati e a disagio di fronte a scene simili, che continuano a ripetersi regolarmente. Sappiamo che anche l’amministrazione comunale ha insistentemente chiesto al Ministero della Difesa una deroga almeno parziale alla “giornata di riposo”, personalmente abbiamo scritto al Ministero Pinotti, nemmeno una risposta.”.


Questa situazione purtroppo si ripercuote sull’immagine stessa di Asiago e dell’Altopiano, ma la soluzione di questo problema non è facilmente rintracciabile a livello locale, dato che si tratta di scelte ministeriali e di questioni che fanno capo al governo centrale. Il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, cui sono giunte segnalazioni simili, conferma: “Abbiamo, già lo scorso anno, fatto delle rimostranze presso Onor Caduti, ma senza risultato. Le vicissitudini romane e la burocrazia centrale rendono difficile lo sblocco di questa situazione. Ma ho già mandato una lettera al Ministero della Difesa per cercare di ottenere maggiore flessibilità di orari e per porre l’attenzione su questo problema che riguarda un monumento storico, dal grandissimo valore che dovrebbe poter esser visitato sempre ed in maniera più agevole”.


Il Comandante della caserma situata nei pressi del Sacrario spiega la situazione: “Si tratta di scelte ministeriali ed è così in tutti i Sacrari d’Italia. Il lunedì è chiuso per turno di riposo e per quanto riguarda gli orari è normale che ci sia una pausa nell’ora di pranzo e che il Sacrario chiuda alle diciassette, perché così è previsto a livello ministeriale. La domenica abbiamo risolto con l’associazionismo che permette che il Sacrario sia aperto”.


È auspicabile che questa situazione sia risolta, magari apportando delle modifiche organizzative e di orari del personale, in modo da garantire un servizio sette giorni su sette nei periodi di maggiore affluenza turistica, in particolare in questo momento di ricorrenza del Centenario.


Giulia Rigoni

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