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Artemusica Cultura - Concerto del pianista Marco Borghetto

sabato 5/12/2015 alle 21:00
Concerti
12 05 foto marco borghetto

Musiche di Beethoven, Brahms, Chopin, Debussy

Artemusica Cultura  inizia la sua rassegna invernale  presentandovi un giovane musicista di grande talento; continua così il nostro intento di offrirvi concerti di qualità, non solo con artisti di fama, ma facendovi conoscere anche artisti che stanno ora cominciando la loro carriera, che di certo sarà brillante.
E’ infatti un grande onore per noi avervi presentato, in tutti questi anni, concertisti molto giovani, che ora stanno avendo grande successo .  il concerto sarà seguito da un piccolo rinfresco , e, come sempre, ad ingresso gratuto.

Marco Borghetto è nato a Vicenza il 15 febbraio  1998.      Inizia lo studio del pianoforte all’età di cinque anni con il M.° Fabiano Zuccon Ghiotto, sotto la cui guida, nel giugno del 2015, ha conseguito il Diploma in Music Performance piano ABRSM (Associated Board of the Royal Schools of Music) con il giudizio Distinction.
Nel 2009 è ammesso al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, dove frequenta l’ottavo anno della Scuola di pianoforte sotto la guida dell’Insegnante Federica Righini.
Attualmente, sempre presso il Conservatorio di Vicenza, sta frequentando il “Corso di formazione di base  per direzione d’orchestra”, tenuto dal M.o Giancarlo Andretta.
Affina regolarmente la sua preparazione partecipando a numerose Masterclass, tenute da Maestri di fama internazionale: Wolfram Schmitt-Leonardy, Riccardo Zadra, Stefania Neonato, Boris Berman, Roberto Prosseda e Alessandra Ammara.
Si è esibito da solista in numerosi concerti, ottenendo sempre il favore del pubblico e della critica, e ha partecipato con successo a diversi concorsi, ottenendo il primo premio al III Concorso “Città Piove di Sacco”; il secondo premio al IX Concorso “Marco Fortini”; il primo premio al V Concorso “Città Piove di Sacco”; il secondo premio al III Concorso Pianistico “Andrea Baldi”

Ecco alcune note sul programma:

La Sonata di Beethoven, “La Tempesta”, é una delle più amate sonate di Beethoven ed é  ispirata alla penultima commedia  di Shakespeare  “La tempesta” La sonata, composta tra il 1801 e il 1802, gioca moltissimo sui contrasti e contiene tutti i caratteri dell’opera di Beethoven: I contrasti sono immediatamente evidenti e caratterizzati dalla frequente alternanza di tratti lenti e veloci: l’arpeggio del Largo e l’inquietante Allegro. La ripresa espone frammentarie idee melodiche a tinte drammatiche, foriere di sconosciuti, prossimi accadimenti; tensione emotiva che tende a smorzarsi in una melodia semplice. L’allegretto finale, energico e ossessivo, è un arabesco di idee che, come in un inseguimento, si accavallano senza trovare requie.


L’op. 119 di Brahms, 3 intermezzi e una Rapsodia,   costituisce l’ultima opera pianistica di Brahms.
L’artista si libera completamente  e fa parlare soltanto la propria anima: in Brahms il pianoforte assume il ruolo di strumento dalle potenzialità sinfoniche e riesce a rendere in musica un percorso, una vita dedita all’arte, alla grandiosità ottenuta con la costante alternanza di maestosità e tenerezza. Il gioco di equilibri malinconici presenti nell’op.119 fa spaziare l’interprete e l’ascoltatore attraverso un segreto legame poetico
.

Lo Scherzo op. 31 é tra le pagine più straordinarie e popolari  di Chopin:  Schuman ha paragonato questo scherzo ad una poesia di Byron “ così traboccante di tenerezza, coraggio, amore e disprezzo.”
È tra le pagine più popolari di Chopin e lo stesso Schumann ne parlò subito in termini esaltanti, paragonandolo ad una poesia di Byron per la tenerezza e l'arditezza del suo linguaggio musicale. È formato da un Presto, articolato in due episodi: il primo slanciato e appassionato e il secondo cantabile e ben ritmato, nello spirito del valzer. Dal punto di vista espressivo lo Scherzo è sereno e brillante; forse riflette lo stato d'animo del musicista che in quel periodo pensava di sposare Maria Wodzińska, alla quale avrebbe dedicato il famoso Valzer dell'Addio e che sarebbe stato costretto a lasciare per l'opposizione del padre di lei.

Images, Première serie’ di Claude Debussy  costituisce un punto di svolta nella storia della tecnica pianistica ed è senza dubbio uno dei risultati più alti dell'arte di Debussy. E’ una Suite di tre brani  , altrettante evocazioni musicali di "paesaggi interiori" più o meno collegati a suggestioni naturalistiche "esterne":
Reflets dans l'eau ("Riflessi nell'acqua"): un brano strutturalmente complesso, costituito da un'efflorescenza continua di idee musicali che evocano per sinestesia la sensazione visiva dell'acqua..
'Hommage à Rameau ("Omaggio a Rameau"): una lenta sarabanda, ora sensuale ora introspettiva e perfino malinconica.
Mouvement ("Movimento"): un pezzo molto vivace, di notevole difficoltà tecnica, , quasi un flusso incessante di elettricità.

 


 

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