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Artemusica Cultura - Concerto della pianista Elisa Rumici

sabato 6/2/2016 alle 21:00
Concerti
02 06 elisa rumici foto

Musiche di Liszt, Schumann, Chopin

L'Associazione Artemusica Cultura di Roana continua la sua attività proponendo  agli appassionati di musica classica il tradizionale  concerto di Carnevale, che avrà luogo sabato 6 febbraio, alle ore 21,00, presso la sala consiliare del municipio di Canove.
Il concerto avrà come protagonista la giovane talentuosa pianista Elisa Rumici, che proporrà   un interessante programma,  incentrato su musiche di  Liszt, Schumann, Chopin.

Elisa Rumici, nata nel 1995, ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni sotto la guida della Prof. Maria Cristina Sgura.
Iscritta nel 2008 al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine nella classe della Prof. Maria Grazia Cabai ha, nel giugno del 2013, brillantemente superato l'esame di diploma con il massimo dei voti.
Attualmente frequenta il corso superiore di perfezionamento pianistico con il M° Roberto Plano presso l'Accademia Musicale Varesina e il biennio presso il conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza nella classe del M. Riccardo Zadra.
Ha partecipato come allieva effettiva a masterclass con i Maestri M. Mika, D. Rivera, P. Gulda, G. Campaner, M. Lukáš, L. Howard, R. Risaliti, A. Lucchesini, R. Plano, N. Carusi, B. Berman, J. Kanno, C. Elton e ha approfondito l'interpretazione del repertorio barocco con la clavicembalista P. Marisaldi .
Nel 2005 ha partecipato all’esecuzione della colonna sonora del documentario “Foibe. il dramma dei deportati e scomparsi” prodotto dall’A.N.V.G.D e proiettato alla 71ma mostra del Cinema di Venezia .
Fin da giovanissima ha incominciato la sua carriera concertistica in Italia e all'estero (Germania, Croazia, Slovenia, Portogallo).eseguendo , tra gli altri,  un concerto a Dignano d’Istria in Croazia, dove ha eseguito la versione a quattro mani del Concertino per pianoforte e Orchestra da Camera del M.o Luigi Donorà a lei dedicato.        E' stata apprezzata protagonista di un recital organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda in collaborazione con il l’Associazione Artistico-Culturale del Friuli Venezia Giulia presso la sala grande del municipio di Stoccarda. È stata inoltre scelta per suonare come solista e in duo all' Expo di Milano e come solista presso lo showroom Fazioli all'Expo di Milano, e si è esibita a Óbidos in Portogallo e la sua esecuzione è stata registrata e mandata in onda sulla radio di musica classica "Antena 2".  
Ha ottenuto numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali tra i quali: il primo premio assoluto al Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” di Piombino, al XII Concorso Pianistico Nazionale “Rospigliosi” di Lamporecchio (PT) e al 10 Concorso internazionale "Musica insieme" a Musile di Piave ; il primo premio al Concorso Pianistico Nazionale "Città di Cesenatico", al Concorso Rospigliosi edizione 2008, nel 2010 al 3° Concorso nazionale Città di Piove di Sacco ed al 25° Concorso nazionale J.S. Bach di Sestri Levante; nel 2011 al 6° Concorso Internazionale di Musile di Piave, al 4° Concorso nazionale Città di Piove di Sacco e al concorso “memorial don Oreste Rosso”, dove ha ottenuto anche una menzione speciale per l’esecuzione di Debussy; il secondo premio (primo non assegnato) al Concorso internazionale “Città di Gorizia”, al 1° Concorso Internazionale “Linussio” di Tolmezzo (UD), al Concorso Internazionale “Isola del Sole” di Grado (GO) nel 2011, al 7° Concorso nazionale città di Piove di Sacco nel 2012, al 9° concorso internazionale “Musica insieme” a Musile di Piave, dove ha ricevuto la menzione speciale per la sensibilità musicale e al Concorso di "San Donà di Piave" nel 2015; nel 2015 ha ottenuto il primo premio al 28 concorso di Albenga; nel 2013 è risulata finalista al 9° concorso internazionale “Euroregione” tenutosi a Udine ed è stata inoltre selezionata tra i migliori quattordici pianisti diplomati per partecipare al premio "Lamberto Brunelli" di Vicenza.

In apertura di concerto,   Elisa eseguirà , di List, il Sonetto 104 del Petrarca: il Sonetto 104 fa parte della raccolta "Anno di pellegrinaggio, in Italia", opera costituita da sette brani che rappresenta il momento lirico e poetico del viaggio di Liszt in Italia.
In questo ciclo la musica diventa autoritratto poetico, manifestazione di una vita interiore ispirata dalla natura, dalla letteratura, dall'arte e dalla "Sonetto 104" in mi maggiore si apre con un recitativo patetico, ma poi acquista una intensità e uno slancio cantabile, fra tonalità diverse e con precise indicazioni di esecuzione (Vibrato-Con esaltazione-Languido-Dolce dolente) in cui c'è tutta l'anima pianistica lisztiana. Ecco i versi del sonetto: "Pace non trovo, e non ho da far guerra; / E temo e spero, ed ardo, e son un ghiaccio; / E volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra; / E nulla stringo, e tutto 'l mondo abbraccio. / Tal m'ha in prigion che non m'apre né serra, / Né per suo mi ritien né scioglie il laccio; / E non m'ancide Amor e non mi sferra, / Né mi vuol vivo né mi trae d'impaccio. / Veggo senz'occhi; e non ho lingua, e grido: / E bramo di perir, e cheggio aita; / Ed ho in odio me stesso, ed amo altrui: / Pascomi di dolor; piangendo rido; / Egualmente mi spiace morte e vita. / In questo stato son, Donna, per vui".

Seguirà poi la Novelletta n 8 di Schumann: «Come sono stato felice nei giorni scorsi, giovane, leggero... In queste ultime tre settimane ho composto una quantità spaventosa di musica, di scherzi, di storie di Egmont, di scene di famiglia con genitori, un matrimonio: insomma, come vedi, tutte le cose più desiderabili! Ho chiamato il tutto Novelletten..........».
Questa lettera di Schumann a Clara Wieck, scritta il 6 febbraio 1838 in quel tono insieme scherzoso e appassionato che lo distingueva, rivela lo stato d'animo da cui nacquero le otto Novelletten op. 21, uno dei frutti più maturi e straordinariamente densi del pianismo schumanniano.
L'amore per Clara avvampava in quel tempo più forte che mai, dettando a Schumann piene meravigliose di musica. «La musica affluiva in me» - egli scriveva; «cantavo continuamente mentre componevo, e quasi tutto è venuto a meraviglia. Ora gioco con le forme...».

La seconda parte del concerto è dedicata a Chopin, e inizierà con alcuni dei  Preludi di Chopin,  raccolta di 24 composizioni per pianoforte dell'autore polacco, una per ogni tonalità musicale, sia in modo maggiore che minore. Nonostante il termine preludio sia abitualmente utilizzato, all'interno del sistema tonale occidentale, per indicare una composizione con il compito di introdurne un'altra, più lunga e articolata, i 24 preludi chopiniani possono essere eseguiti e analizzati come piccole opere a sé stanti.
Essi furono pubblicati nel 1839 e sono pezzi di estrema varietà: spesso brevissimi, monotematici, sono un caleidoscopio di caratteri, un campionario di intuizioni musicali inedite e aforistiche.

In seguito verrà presentato lo Studio op 10 n 9 di Chopin.  L'intenzione delle raccolte di Studi di Chopin - perfettamente realizzata - era quella di ottenere un'ideale fusione tra virtuosismo ed espressività poetica, tra tecnica e arte.
L figurazione difficile di cui il pianista deve impadronirsi viene ripetuta, sottoposta a eventuali varianti, trasportata in varie tonalità così da farla divenire cangiante all'ascolto e a un tempo permettere l'uso di tutta una serie di tattiche e accorgimenti tecnici della mano.
In particolare, lo Studio n 9 si caratterizza per la presenza di un tema triste e nostalgico che viene accompagnato dal fremente ribollire del basso; un motivo interrogante a note ribattute prende forma nella parte centrale e per un attimo interrompe l'ansia del tema principale che infine torna nella sezione di Ripresa ampliato da una dolcissima frase di coda.

Concluderà il concerto la bellissima Sonata di Chopin: composta nel 1837-1839, fu pubblicata nel 1840.
Questa sonata è un poema sulla morte, come senso del nulla e dell'inelurrabile.
Da ciò il senso profondamente pessimistico dell'intera sonata, poggiata con i suoi quattro movimenti al pilastro della Marcia funebre, nocciolo emozionale del poema, scritto due anni prima.
La consolatoria melodia centrale di questo movimento non basta a contrastare il clima dominante, suggellato dal potere soggiogante e disperato della spettrale conclusione, che lascio annichiliti i contemporanei e che tuttora risulta sconcertante e suggestivo.


Come sempre l'ingresso è libero, e il concerto sarà seguito da  un piccolo rinfresco

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