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Artemusica Cultura - Film muto “Tempi moderni”

venerdi 31/7/2015 alle 21:00
Cinema
Foto tempi moderni

Note in bianco e nero - “Tempi moderni” di C. Chaplin - L’ultimo indimenticabile Charlot - Proiezione del film muto con accompagnamento di musica dal vivo: M° Annibale Rebaudengo, pianoforte

Continua la collaborazione di Artemusica Cultura con l’Associazione Gallio Film Festival, per la fortunata rassegna, denominata Note in bianco e nero, che prevede la proiezione di film muti accompagnati da musiche dal vivo.
Il primo appuntamento è fissato per venerdì 31 luglio, alle ore 21,00, al Cinema Teatro Palladio di Cesuna, con  il film muto “Tempi moderni” di C. Chaplin,  con musica di pianoforte dal vivo del M° Annibale Rebaudengo.

Charlot lavora in una fabbrica i cui ritmi disumani lo conducono al ricovero in manicomio. Quando esce si trova coinvolto in una manifestazione sindacale e viene arrestato. Dopo aver sventato un'evasione ritorna in libertà e salva una ragazza di strada dall'arresto innamorandosi di lei. La loro vita non sarà facile ma la speranza in un futuro migliore non verrà a mancare.
Chaplin, nonostante l'avvento del sonoro, rimane legato ai tempi e ai ritmi del cinema muto e anche in questo caso si affida all'audio per l'indimenticabile colonna sonora musicale e per i suoni e i rumori ma evita il più possibile le parole (e quando ne fa uso le assemblea con effetti surreali). In un'intervista rilasciata al "New York World" nel febbraio 1931 aveva affermato: "I macchinari che consentono di risparmiare manodopera ed altre invenzioni moderne non sono stati fatti per ricavare profitto ma per assistere l'umanità nella ricerca della felicità. La speranza per il futuro dipende da cambiamenti radicali per far fronte a questa situazione. I benestanti non vogliono che la situazione presente cambi. Non è certo questo il modo di impedire che si affermino idee bolsceviche o comuniste". Cinque anni dopo la luce dei proiettori si accendeva su un operaio vittima dell'automatizzazione e su quel gregge di pecore che si sovrapponeva alle masse.
La catena di montaggio, gli scioperi, la povertà che colpiva chi, in seguito alla Grande Depressione, era finito ai margini del sistema produttivo, tutto questo e molto di più entrava a far parte di uno dei capolavori della storia del cinema. Nessun atteggiamento predicatorio inficia la narrazione. Anzi le gag che si susseguono nella prima parte dedicata alla fabbrica sono perfette nei ritmi e nei tempi di esecuzione (prima tra tutte la scena del pasto 'meccanizzato').
Charlot sta dalla parte degli ultimi sempre, anche quando fa la guardia notturna, e ciò gli procurò accuse di comunismo che ebbero le loro conseguenze anni dopo quando, ai tempi del maccartismo, fu costretto a lasciare gli Stati Uniti. Questo è anche l'ultimo film in cui compare il personaggio di Charlot. Il suo allontanarsi di spalle verso il futuro a fianco della monella è un addio destinato a rimanere per sempre nella memoria.

Annibale Rebaudengo è stato docente di Pianoforte presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano dove ha insegnato anche Metodologia della didattica strumentale e Improvvisazione. Da un ventennio impegnato in corsi di improvvisazione musicale e di formazione e aggiornamento degli insegnanti di strumento in istituzioni pubbliche e private tra cui  l'Accademia della Scala. Dal 2007  è docente nei Corsi estivi di Roana.
Per i pianisti ha pubblicato Leggere e improvvisare, Milano, Carisch, 2008, un testo dedicato alla lettura a prima vista e all'improvvisazione.
Ha pubblicato inoltre saggi sui processi dell'apprendimento musicale/strumentale in Orientamenti per la didattica strumentale, Lucca, LIM 2007, Gli adulti e la musica. Luoghi e funzioni della pratica amatoriale, Torino, EDT 2005.
Scrive periodicamente su Musica Domani.
Presidente nazionale della Società Italiana per l'Educazione Musicale (SIEM) dal 1996 al 2005, ha fatto parte di commissioni ministeriali per la  promozione e la diffusione della musica nelle scuole.
Affianca all'attività didattica e di ricerca quella concertistica in paesi europei ed extra-europei come solista e in Duo con la soprano Valentina Pennino.
Ha suonato con il Trio Casella e in Duo pianistico con M. Cristina Carini.
Ha vinto a Parigi il "Grand Prix du Disque" con un'incisione di Lieder di Schumann con il contralto Clara Wirz.

L’ingresso ha un costo di 5€
Per informazioni: www.

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