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Artemusica Cultura - In dulcedine et ardore

mercoledi 19/8/2015 alle 21:00
Concerti
Lia e maria

“In dulcedine et ardore” - Musiche sacre e profane della virtuosissima cantatrice Barbara Strozzi - Lia Serafini, soprano - Maria Christina Cleary, arpa

Mercoledì 19 agosto, alle ore 21.00,  presso la Sala Consiliare di Canove, Artemusica Cultura di Roana propone un evento davvero speciale, incentrato sulla personalità molto estrosa e particolare della compositrice e cantante Barbara Strozzi.

  Nell'’evento intitolato “In dulcedine et ardore”, le composizioni sacre e profane  saranno interpretate da Lia Serafini, soprano dalla voce agile ed espressiva,  e dal lirismo dell'arpa di Maria Christina Cleary.
 

Barbara Strozzi pare che sia nata a Venezia, battezzata il 6 Agosto 1619, e che sia stata adottata da Giulio Strozzi, poeta e librettista del sommo Claudio Monteverdi. Nella sua musica si ode l’influsso di Francesco Cavalli, suo probabile maestro, ma l’impronta personale è molto spiccata.
Casa Strozzi dal 1637 era stata la sede dell’ “Accademia degli Unisoni”, dove Barbara recitava e cantava i propri lavori alla presenza di un gran numero di artisti e letterati. Nicolò Fontei compose per lei due volumi di canzoni: le “Bizzarrie poetiche”, che seppe cantare con tale slancio e perfezione di voce da meritare la definizione di “virtuosissima cantatrice”.
Quando il padre morì, fu costretta ad industriarsi per trovare mecenati ai quali dedicare le proprie composizioni.
Scrisse soprattutto Cantate, Arie, Duetti, Madrigali, e un libro di “Sacri musicali affetti”, dedicato alla “Grand’Anna Austriaca D’Insbruch”.

Stilisticamente siamo nell’ambito di una piena adesione alla “seconda pratica”, un modo di comporre definito da C. Monteverdi e nuovo per l’epoca, che poneva l’accompagnamento musicale al servizio del testo, incoraggiando una sempre maggiore libertà espressiva.
La Strozzi andò addirittura al di là di quanto auspicato da Monteverdi, provocando, in quanto donna, un supplemento di scalpore nell’ambiente artistico. La sua musica descrive il testo con vitale plasticità, disegnando immagini con volute, fioriture e cascate sonore di rara esuberanza.
Anche l’adesione al sentimento del Sacro passa attraverso luminosi “affetti” amorevolmente simbolizzati, spesso con andamenti a spirale o con sorprendenti cromatismi, come tentando una strada per esprimere l’inesprimibile. Ecco cosa dice lei stessa nell’introduzione ai “Sacri Musicali Affetti”:

“Son questi i motivi del cuore: li ricevo timorosa, gli odo confusa, e già che tanto non m’arretran le debolezze di Donna… sopra lievissimi fogli volo devota ad’inchinarmi.”

Lia Serafini, soprano dalla voce agile ed espressiva, nella sua lunga carriera internazionale è stata diretta dai più grandi artisti che hanno improntato di sé la rinascita e la valorizzazione della musica antica.
Attualmente collabora con il Maestro catalano Jordi Savall, con il “Concerto Italiano” di Rinaldo Alessandrini, con il “Concerto Romano” di Alessandro Quarta e con la cembalista Paola Erdas.
Innumerevoli le sue apparizioni nei più importanti Festival e nelle sedi più prestigiose in
Europa, Stati Uniti e Canada.
Tra le sedi più recenti:
Citè de la Musique e Salle Pleyel a Parigi, Festival Oudemuziek a Utrecht, Festival d’Ambronay, Wiener Konzerthaus a Vienna, KKL Lucerne e Rose Theater del Lincoln Center a New York.
La sua versatile attività l’ha vista protagonista al Teatro Olimpico di Vicenza di un vasto ciclo di opere di G.F.Haendel, e interprete di ruoli principali in opere di C. Monteverdi, J. Peri, G. Legrenzi, C.W. Gluck, B. Galuppi, spesso seguiti da incisioni discografiche.
È inoltre interprete esperta di Oratorio barocco e di Musica vocale da camera.
Ha al suo attivo numerose partecipazioni in registrazioni radiofoniche e televisive, e una vasta discografia. Tra le ultime incisioni ricordiamo:
- per Arcana la collaborazione al premiatissimo CD di Paola Erdas “La Tecla de L’Alma”,
- per Naïve gli ultimi CD di Rinaldo Alessandrini con il “Concerto Italiano”;
- per AliaVox e TV3 il triplo CD-book “Història Borja” diretto da Jordi Savall, vincitore del “Grammy Awards” nella categoria: “Best Small Ensemble Performance”;
- per Naxos il doppio CD con tutti i brani editi e inediti di H. Villa-Lobos, in duo col giovane chitarrista Andrea Bissoli.
Ha inoltre partecipato al documentario con la musica di D. Ortiz “Un Canto Lontano”, vincitore della 65° Mostra alla Biennale di Venezia.
Il 21 Marzo 2015, Giornata Europea della Musica Antica, è stata ospite in diretta di Radio3 Suite.
Da sempre appassionata di didattica, si sta distinguendo per l’alto livello della sua scuola.
Il suo metodo di insegnamento, senza discostarsi dalla tradizione, integra principi di coordinazione, equilibrio ed armonia del respiro secondo la Tecnica messa a punto da F. M. Alexander, della quale è insegnante diplomata. Viene spesso invitata a tenere Masterclass presso prestigiose istituzioni e a far parte di commissioni in Concorsi nazionali ed internazionali.
E’ docente di Canto Rinascimentale e Barocco presso il Conservatorio di Muisca “F. Bonporti” di Trento.

Maria Christina Cleary, arpista irlandese descritta come “brillante solista” con “lirismo dalle infinite sfaccettature”, ha conseguito cinque diplomi al conservatorio di Dublino, Londra, L’Aia e Bruxelles. Ha studiato arpa con Susanna Mildonian.
Ha vinto numerosi premi come solista in concorsi Nazionali ed Internazionali, tra i quali il primo premio ex aequo all’Utrecht Early Music Competition nel 1997, il sesto premio al Nippon International Harp Competition nel 1996, il secondo premio al Dutch National Harp Competition nel 1997.
Ha lavorato come Arpista Principale nella Koninklijk Concertgebouw Orkest di Amsterdam.
Maria è stata l'arpista del gruppo di musica contemporanea MusikFabrik di Colonia, e ha lavorato anche con Remix Ensemble Porto e Ensemble Prometheus Belgium. Ha suonato e registrato più di trenta brani in prima assoluta, per ensemble e arpa sola.
Specializzata in arpe storiche, Maria suona arpe classiche a movimento semplice,
arpe barocche cromatiche (arpa doppia e arpa de dos ordenes) e varie arpe medievali. Ha
sviluppato un'arpa cromatica medievale sulla quale suona il repertorio dal XIII al XV secolo, e
ha usato questo strumento nelle registrazioni con il gruppo Tetraktys.
Durante il concerto con Cecilia Batoli ad Amsterdam nel 2000 la critica ha dichiarato
che “l’arpa non si era mai sentita suonare così bene”. Un'altra critica inoltre l’ha definita “vera
virtuosa dell’impervio strumento”.
Maria si è esibita come solista con l'Amsterdam Baroque Orchestra, American Bach
Soloists, Orchestra of the Antipodes Sydney, Bayerisches Staatsoper, Portland Baroque
Orchestra, Arion Ensemble Montreal, e con RTE Concert Orchestra. Nel 2014 è stata ospite
solista al World Harp Congress a Sydney eseguendo in prima mondiale un concerto di
Krumpholtz sull'arpa classica
Maria è stata insegnante ospite alla Guildhall University a Londra, nei conservatori di
Singapore, Sydney, Melbourne, Brisbane, Krakow, Ginevra e Venezia, ed è stata insegnante
della classe di Arpe Storiche al conservatorio di Padova dal 2005 al 2008.
Attualmente si sta occupando di un dottorato di ricerca in Artistic Performing presso
l'università di Leiden e l'Orpheus Instituut Ghent, lavorando sulla tecnica dei pedali del 18°
secolo. Maria si esibisce regolarmente con Davide Monti in Arparla, un duo violino/arpa
specializzato nel repertorio dal XVII al XIX secolo. Le registrazioni con Arparla includono
Allora chiudi gli occhi, il primo CD delle sonate di Spohr per violino e arpa con gli strumenti
originali e secondo la prassi storica. E il secondo premiato CD, Le Grazie del Violino, un
excursus tra le sonate più belle del XVII secolo. La loro ultima registrazione contiene le
Sonate dell'Op. 5 di Marco Uccellini, composizioni innovative e sperimentali raccolte nella
prima collezione di brani interamente dedicata al violino e basso continuo: una vera e propria
pietra miliare nella storia della musica.

Come sempre, l'ingresso è gratuito.

Per informazioni contattate l'Associazione Artemusica cliccando sui pulsanti sottostanti.

Riproduzione riservata.

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