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Artemusica Cultura - Tra parole e colori: Tracy Chevalier, La dama e l’unicorno

mercoledi 30/7/2014 alle 17:30
Arte
arazzo

Sala S.Giustina - Roana - Arte e letteratura: dipinti che iniziano da un libro e libri che si nutrono di immagini - Da un ciclo di arazzi al testo - Racconta: Isacco Tognon - Suona: Chiara Frigo, pianoforte - Mercoledì 30 luglio

Artemusica Cultura si occupa anche di arte,  legata alla letteratura, nel ciclo: "Tra parole e colori - Andata e ritorno": due incontri che si presentano al contempo come reading musicali, momenti di approfondimento tematico, ma anche come occasioni per lanciare uno sguardo verso i processi creativi che si intersecano unendo arte e letteratura. Le due narrazioni andranno ad indagare la genesi di opere che nascono muovendo i primi passi da un’arte “altra”, percorrendo i confini sottili che separano – o uniscono – l’arte figurativa e la scrittura.

Il primo appuntamento, mercoledì 30 luglio alle ore 17.30 in Sala S.Giustina a Roana, verterà su un testo contemporaneo, il romanzo storico" La dama e l’unicorno" della scrittrice statunitense Tracy Chevalier, nota al pubblico mondiale per il romanzo "La ragazza dall’orecchino di perla".

"La dama e l’unicorno" ci riporta ad un arco temporale che sta a cavallo tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo e alle vicende che si diramano a partire da un ciclo di arazzi commissionato dal ricco Jean Le Viste al pittore Nicolas e a una bottega di tessitori fiamminghi.

Oltre alla lettura di alcuni brani scelti e alle musiche del pianoforte, l’incontro metterà in luce il processo creativo che sta alla base del testo. Tracy Chevalier, infatti, costruisce una storia di finzione a partire da un oggetto reale, un ciclo di arazzi che porta lo stesso titolo del romanzo e che è conservato tuttora presso il Museo Nazionale del Medioevo a Parigi.

A partire dai sei arazzi (cinque dei quali sono dedicati ai sensi, mentre A Mon Seul Désir può essere visto come l’inizio o la conclusione del ciclo), la scrittrice intesse a sua volta una trama che oscilla fra Parigi e la bottega di George de la Chapelle, lavorando su ciò che le immagini raffiguranti la dama e l’unicorno raccontano e su quello che non dicono, lasciando alla fantasia e alla ricostruzione storica il margine per trasferire il frutto di un’arte figurativa nelle pagine di un libro.

La voce narrante sarà quella dell’attore Isacco Tognon, mentre i suoni che accompagneranno il racconto saranno affidati alla pianista Chiara Frigo.

Il secondo incontro, mercoledì 6 agosto alle ore 17.30 presso la Sala S. Giustina di Roana, verterà sulle Metamorfosi di Ovidio. Le Metamorfosi ci danno la possibilità di indagare il movimento inverso, quello che dalle pagine di un autore latino, attraverso le traduzioni e rielaborazioni medievali e rinascimentali, arriva fino ai dipinti di artisti quali il Tintoretto, Giulio Romano e Giambattista Tiepolo.

Come sempre, l'ingresso è libero.

Riproduzione riservata.

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