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"L'IMMAGINE SEGRETA" - Mostra con opere di Abdallah Khaled al Museo Le Carceri di Asiago

Dal 16/2/2020 al 13/9/2020
Arte
Immagine segreta mostra fino al 13 settembre

La mostra sarà visitabile dal 16 febbraio al 13 settembre 2020

ATTENZIONE! La mostra è stata prorogata fino al 13 settembre 2020

Il Museo Le Carceri riaprirà dal 27 giugno 2020. 
Per conoscere le modalità di accesso, cliccate su


Dal 16 febbraio al 13 aprile 2020 13 settembre 2020, il Museo Le Carceri di Asiago ospiterà la mostra ABDALLAH KHALED. L’immagine segreta.

Nel suggestivo spazio del Museo Le Carceri, circa quaranta opere, olii, acrilici e tecniche miste, ripercorrono le incessanti ricerche, dagli anni ‘90 sino ad oggi, del pittore algerino, che fonde le intense accensioni cromatiche e le forme astratte delle avanguardie occidentali con il retaggio iconografico arabo-africano.

La mostra del Maestro algerino, voluta dal Comune di Asiago, vuole essere un riconoscimento all’opera di un artista molto apprezzato all’estero e tuttavia ancora poco conosciuto nel nostro paese. I quadri presentati in questa antologica sono anche un segno tangibile della ferma volontà da parte del Comune di Asiago di diffondere la cultura in ambito locale e non solo; anzi questa mostra vuole dimostrare chiaramente l’impegno concreto della Città per fare di Asiago e del suo Altopiano, meta già affermata del turismo internazionale, anche un centro importante della cultura e dell’arte.

Abdallah Khaled ha conservato la cultura e la parlata berbera della Piccola Kabylia, la regione nel nord dell’Algeria dove è nato nel 1954, ma a quella cultura e a quelle memorie ha sovrapposto quelle dell’Italia, dove vive dal 1981, avendo seguito i corsi dell’Accademia di Belle Arti a Venezia, allievo di Emilio Vedova.
Cresciuto artisticamente tra l’Italia e l’Algeria, Khaled ha affinato il proprio bagaglio culturale e artistico attraverso i viaggi e i periodi di studio in tutta Europa. si è affermato esponendo in gallerie e musei italiani, ma anche in Francia, Germania, Belgio, Spagna, Canada, Stati Uniti, Giappone, Norvegia, Finlandia, oltre che in Italia, mentre le sue opere, grazie alla sua inesauribile voglia di viaggiare e visitare paesi diversi, via via si arricchivano di nuove esperienze e conoscenze.

Nella sua pittura si ritrovano quindi le ricerche formali proprie delle più avanzate tendenze artistiche occidentali, insieme ai forti e variegati valori espressivi dei suoi luoghi d’origine, riscoperti e approfonditi nel corso di ripetute frequentazioni.
Il senso della sua pittura si conferma anche nella tecnica, nell’uso dei colori, a olio denso e fortemente atmosferico, ma anche ad acrilico, vivace e saturo, e a tecnica mista con elementi di collage e di piccoli assemblaggi materici.
Non ostentati, ma lasciati appena riconoscere sotto l’apparato sontuoso dei colori, delle luci e della materia di cui sono fatte le sue scenografie inventate, appaiono allora graffiti e incisioni dell’archeologia sahariana, simboli di vita ancestrali, memorie di montagne, oasi e piane desertiche.
È cosi, allora, che nei dipinti si scoprono narrazioni di caccia e di danza, scenari di capanne e fortezze, animali, utensili e armi; i quadri di Khaled si fanno teatro di favole mai prima raccontate, che affascinano gli occhi e incantano l’anima.


Note biografiche

Abdallah Khaled nasce nel 1954 a Tamrichte Bejaïa, nella regione della Piccola Kabylia, nel nord dell’Algeria. All’età di 14 anni si trasferisce a Bordj-El-Kiffan, nella periferia di Algeri, dove frequenta una scuola d’arte privata e nel 1976 accede alla Scuola Nazionale di Belle Arti dove è seguito dal maestro di pittura Choukri Masly.
Nel 1980 ottiene una borsa di studio di cinque anni per l’estero che lo porta, per sua scelta, in Italia, a Perugia, dove frequenta l’Università per Stranieri.
Nel 1981 entra all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studia pittura con il maestro Emilio Vedova, diplomandosi nel 1985, e successivamente segue i corsi di scultura. Negli anni 1986- 1988 frequenta la bottega di Giancarlo Scapin per apprendere le tecniche della ceramica.
Il suo lavoro fonde le intense accensioni cromatiche e le forme astratte delle avanguardie occidentali con il retaggio iconografico arabo-africano. Per Khaled, però, è essenziale che i suoi lavori vadano oltre la rappresentazione dell’immagine, perché l’opera d’arte non può e non deve essere indifferente alla vita o semplicemente decorativa, bensì deve essere in grado di intrattenere un costante dialogo creativo e culturale tramite la poetica.
Numerose sono le mostre collettive e personali a cui ha partecipato, ottenendo un ampio consenso di pubblico e critica. I suoi dipinti si trovano al Museo Nazionale di Belle Arti di Algeri e in molte collezioni private in Canada, Stati Uniti, Giappone, Norvegia, Finlandia, oltre che in Italia.
Vive e lavora a Schio, in provincia di Vicenza.


La riapertura della mostra

Dichiarazione del Consigliere delegato alla Cultura della Città di Asiago

Il Museo Le Carceri riapre le sue porte al pubblico a partire da sabato 27 giugno, riprendendo concretamente e metaforicamente, grazie alle opere dell’artista algerino Abdallah Khaled, quel dialogo con un mondo lontano, che è stato interrotto e ci è stato precluso a causa dell’esperienza che, toccando nel profondo le nostre vite, ci ha costretti, in questi mesi di emergenza sanitaria, a ridurre i rapporti con l’esterno, con i nostri affetti, con tutto ciò che è altro da noi. Riprendiamo dunque da dove eravamo rimasti, anche riappropriandoci degli spazi della cultura e dell’arte, in grado di ricucire rapporti e di ricostruire la fiducia verso il futuro. Il mio profondo ringraziamento va a questo straordinario Artista, alla Galleria d’Arte Nino Sindoni, per averci permesso di prorogare questa mostra caratterizzata da una pittura che scava la materia, o forse l’anima, evocando quel potere performativo della parola e delle immagini che era implicito fin dalle prime manifestazioni artistiche proprie dell’uomo: quel potere, creduto dagli antichi, tale per cui il nominare, il dipingere qualcosa significava nel contempo renderlo reale, hic et nunc, come in una sorta di formula magica segreta che permetteva di rendere concreto l’invisibile e il nascosto. L’anima e i ricordi dell’artista vanno dunque a inverarsi, a farsi materia, per incidere quelle memorie e quei pensieri che, in fondo, in un processo universale, comune a tutti noi, ci segnano fino a formare segretamente, ma inesorabilmente, il nostro essere.

Dottoressa Michela Maria Rodeghiero


ABDALLAH KHALED - L’immagine segreta
Dal 27 giugno al 13 settembre 2020


Luogo:
ASIAGO (VI) - MUSEO LE CARCERI
Via Benedetto Cairoli 13


Orari di apertura:
TUTTI I GIORNI dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00

Biglietto d'ingresso:
Intero €5,00
Rifotto € 3.00
Gratuito per disabili e bambini fino ai 6 anni

Informazioni:
Per informazioni contattare il Museo Le Carceri cliccando sui tasti verdi a fondo pagina. 


ATTIVITA

Incontro con l’Artista Abdallah Khaled e la critica d’Arte Prof.ssa Maria Luisa Trevisan:
Domenica 16 agosto, ore 17:00 “LA PITTURA COME SPECCHIO DELL’ANIMA”
presso il Giardino del Museo max 25 persone previa prenotazione, entro le ore 18.00 del giorno prima. In caso di maltempo l’incontro si terrà presso la sala video/conferenze del Museo con un massimo di 6 persone su prenotazione.

Visite guidate a cura di Lucia Spolverini (in collaborazione, su richiesta con l’Artista A. Khaled)
previa prenotazione per un n° massimo di 06 presenze: costo € 10,00 a persona.

Proposte laboratoriali (previa prenotazione telefonica/ online) a cura dell’Operatrice Museale Lucia Spolverini in collaborazione con l’Artista A. Khaled.
Rivolto a tutti i bambini tra i 4 e i 12 anni (adulti compresi). Ogni attività didattica verrà strutturata per fascia d’età e grado d’istruzione per un n° massimo di 6 partecipanti (verrà ripetuta più volte nell’arco della giornata, se necessario e richiesto, anche in relazione al n° di iscrizioni dei partecipanti al fine di garantire massima sicurezza dal contagio Covid – 19, secondo le linee guida per la riapertura musei e delle attività didattiche).
Le attività si svolgeranno nel Giardino del Museo. In caso di maltempo le attività si svolgeranno nella sala video.
Costo: € 5,00 (incluso il materiale didattico).

Riproduzione riservata.

Info e iscrizioni rivolgersi al Museo Le Carceri premendo i tasti qui sotto.


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