sabato 22/7/2017 alle 17:30
Libri
Presentazione del libro vincitore del Premio Letterario Mario Rigoni Stern ad Asiago - 22 luglio 2017
Sabato 22 luglio 2017, presso la Sala Consiliare di Asiago, verrà presentato il libro "La via di Schenèr" di Matteo Melchiorre.
Il libro ha recentemente vinto il prestigioso Premio Letterario Mario Rigoni Stern, aggiudicandosi la vittoria a parimerito con l'opera di Diego Leoni "La guerra verticale".
"La via di Schenèr. Un’esplorazione storica nelle Alpi” racconta nella forma di quello che nel mondo tedesco si chiamerebbe letteratura documentaria la storia di una strada di confine che collegava due cittadine vicinissime – solo 17 km separavano Feltre dal Primiero – eppure appartenenti a mondi molto diversi: quello veneziano a sud e quello con forti radici tedesche a nord.
L'incontro inizierà alle ore 17.30 e sarà un'occasione per approfondire la cooscenza dell'autore e della sua opera.
LA VIA DI SCHENER
Matteo Melchiorre è uno storico recalcitrante. Innanzitutto, fa il possibile per sottrarsi a quel «racconto ordinato e sistematico dei Grandi Eventi» che per molti, nonostante gli sviluppi della scienza storica negli ultimi cinquant’anni, è «la Storia» tout-court. E per di più, la maschera e la postura dello Storico sembrano stargli male addosso: a leggere questo suo meraviglioso libro (meraviglioso perché fa apparire meravigliose cose comuni e materiali e quotidiane) lo si potrebbe scambiare per un girovago, un innamorato, un sognatore, un cantastorie – o, come direbbe Dario Fo, un «cacciaballe».
In realtà, sotto la svagata andatura della narrazione, il lavoro storico di Melchiorre è ampio, solido e accurato. Ed è grazie a questo serissimo lavoro, sornionamente raccontato come il passatempo di un perdigiorno, che pagina dopo pagina si presenta alla nostra immaginazione e alla nostra conoscenza la vita plurisecolare di due comunità: la città di Feltre, sotto, e gli abitanti del Primiero, sopra: uniti e separati da un passo, lo Schenèr – descritto, a seconda di chi lo attraversava, come «gola stupenda» o «orrido abisso» – che è sempre stato confine e transito insieme, luogo fortificato e cordone ombelicale. Come già nel bellissimo Requiem per un albero, Matteo Melchiorre riesce qui a soddisfare non solo il nostro desiderio di conoscenza, ma anche le esigenze della sensibilità e dell’immaginazione. Giulio Mozzi
PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL SIT DI ASIAGO PREMENDO I TASTI SOTTOSTANTI
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