sabato 3/8/2013 alle 21:00
Spettacoli
Storia di una Gabbianella a Enego con la compagnia teatrale La Piccionaia di C. Presotto e T. Carrara; il 3 agosto
Sabato 3 agosto alle ore 21.00 presso il Palazzo Cultura e Turismo di Enego la compagnia teatrale "La Piccionaia-I Carrara" porterà in scena lo spettacolo "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", tratto dall’omonimo racconto di Luis Sepùlveda.
Spettacolo in Dettaglio
Drammaturgia Carlo Presotto e Titino Carrara
Regia Titino Carrara
Con Carlo Presotto, Giorgia Antonelli, Matteo Balbo
Tele Racconto di Giacomo Verde
Dopo 500 repliche, questa ‘Storia di una Gabbianella’ è diventata lo spettacolo più rappresentato nella lunga storia di Teatro Ragazzi della Piccionaia.
Ha accompagnato con il suo debutto il sorprendente successo editoriale del libro di Luis Sepulveda, un libro fuori dai generi, che si rivolge insieme a bambini ed adulti. Ha proposto per la prima volta l'utilizzo in palcoscenico del videoproiettore con la tecnica del teleracconto, un originale uso della telecamera a circuito chiuso per costruire immagini, ambienti ed emozioni.
Ha incontrato nel suo percorso piccoli spettatori e pubblico di famiglie, ha partecipato alle principali rassegne nazionali, ha vinto il Primo premio della giuria dei bambini ‘L’uccellino azzurro’ a Molfetta nel 1999, nell’ambito del Festival ‘Ti fiabo e ti racconto’, confermandosi come uno tra gli spettacoli più richiesti ed applauditi.
In questa nuova edizione (la quarta) il personaggio del gatto Zorba torna al suo attore storico, Carlo Presotto, che affiancato dai giovani Giorgia Antonelli e Matteo Balbo da freschezza e nuova vitalità alla storia.
Nata dal celebre racconto di Luis Sepulveda, questa messinscena ne rievoca l’atmosfera, affrontando con la stessa levità, la stessa ironia i temi cari allo scrittore cileno. Sul palcoscenico si snoda l’avventura di personaggi ormai familiari al pubblico dei ragazzi: la gabbiana Kengah, il burbero Zorba, il saccente Diderot, e poi Fortunata, il dispettoso Mattia e i perfidi topi.
Il narratore è lo sguardo di una telecamera a circuito chiuso, che gioca con piccoli oggetti comuni, inventa personaggi e situazioni su un grande schermo che campeggia, sghembo, sul fondo della scena. Il teleracconto si fa elemento attivo della storia, grazie all’abilità degli interpreti, che con questa interagiscono; si modifica il rapporto con il reale e si perde la coincidenza tra l’essere e l’apparire, a sottolineare che ogni cosa può essere ‘diversa’.
A saperli ben guardare, una penna d’oca puo’diventare un gabbiano, una goccia d’inchiostro un mare di petrolio, un gomitolo di lana un gatto curioso…
Eta’ consigliata: dai 5 anni e per famiglie
Genere: teatro d’attore e video
Tecnica: teleracconto.
Riproduzione riservata.