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Tribunale Scalzo - La Ragione e l'istinto, processo all'orso Gené, Canove 21/2

sabato 21/2/2015 alle 17:00
Ambiente e Natura
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Ancora pochi giorni d'attesa per il tanto atteso "Processo all'orso", evento inizialmente programmato per Sabato 6 Dicembre.

Ora è tutto pronto!

Sabato 21 febbraio 2015 dalle ore 17.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Roana a Canove, l'Associazione Culturale Conteiner metterà in scena il Tribunale Scalzo - La Ragione e l'istinto, ovvero un processo con tanto di pubblico ministero, avvocati e giudice, che vede come imputato Gené, l'orso che per tutta l'estate ha ferito e ucciso gli animali che pascolavano intorno alle malghe dei monti dell'Altopiano di Asiago.

Anche se si tratta di un processo condotto con un approccio culturale e simbolico, la rappresentazione seguirà l'iter giudiziario a partire dalle indagini preliminari e vedrà la partecipazione di veri legali quali l'Avvocato Marco Paggi di Padova, il PM Marco Antonio Dal Ben di Vicenza e il Giudice Ivano Nelson Salvarani di Venezia, nonché il Corpo Forestale dello Stato e, come Consulente Tecnico, il Dott. Daniele Zovi. A Giancarlo Ferron l'arduo compito di impersonare l'imputato, l'orso Gené.

Lo spettacolo inoltre, grazie all'ampia visibilità avuta sui diversi media non solo da Gené, ma anche da Daniza, da Dino, da M11 e DJ3 ed da altri orsi che hanno provocato danni all'uomo, ha suscitato l'interesse di varie testate giornalistiche nazionali quali Corriere della Sera, il Giornale, il Gazzettino e programmi televisivi come Geo&Geo, segnale che si tratta di una questione appassionante a livello nazionale e non limitata alle zone interessate dal fenomeno. L'evento si svolgerà all'interno del Festival dell'Immaginario Kamparube Underground a Camporovere di Roana, ma le parti saranno tutt'altro che fantastiche e il giudice avrà l'ultima parola.

L'idea nasce prendendo spunto da quanto si faceva nel Medioevo, periodo in cui i processi agli animali erano presi molto seriamente, tanto che la bestia accusata di qualche crimine veniva condotta in tribunale, accompagnata da un avvocato difensore, e poteva essere assolta o condannata. I cosiddetti Processi Brutali erano in tutto e per tutto identici a quelli umani; c’era il mandato di arresto, il carcere preventivo, la traduzione in giudizio, l’esame delle prove e la requisitoria.

L'obiettivo del presidente dell'Associazione Conteiner, Giliano Gil Carli, è riflettere in modo scalzo, ovvero con semplicità e chiarezza, sulla contrapposizione tra civiltà e natura, tra ragione ed istinto, tra coloro che sostengono che l'orso vada abbattuto o quanto meno catturato e coloro che difendono i diritti dell'animale sostenendo che abbia il diritto di comportarsi seguendo la propria indole innata.

Gené, come simbolo della sua specie e della natura che la contraddistingue, è l'incarnazione animale del settecentesco mito del buon selvaggio, ovvero della creatura buona, innocente e pacifica che vive in armonia con la natura, ma che successivamente si scontra con la società corrotta e il progresso. Egli infatti si contrappone all'uomo, che, con la sua spietata logica votata allo sfruttamento delle risorse naturali e all'arricchimento meramente economico, non capisce o forse non ricorda cosa vuol dire vivere secondo l'istinto. Il dibattito vuole trovare un punto di incontro tra gli interessi dell'orso e quelli dell'uomo, tenendo conto delle necessità sia dell'uno che dell'altro e fornendo riflessioni argomentate e complete per sostenere entrambi i punti di vista.

Il Tribunale Scalzo ha quindi il compito di dare una visione d'insieme sulla questione dell'orso, dando spazio alle varie posizioni che sono state prese dalla popolazione, dai turisti, dalla stampa, dalle amministrazioni locali, dagli allevatori e operatori turistici danneggiati.
Poi, come in un regolare processo, il magistrato pronuncerà la sentenza: dato che nell'ordinamento italiano non è prevista la pena di morte, quale sarà la sorte di Gené? Condannato al carcere o assolto? Oppure si avrà un colpo di scena, come nel 1499 in Germania quando il processo ad un orso reo di vandalismo (aveva devastato alcuni villaggi), fu differito di qualche mese a causa di un cavillo legale tirato fuori dall’avvocato difensore il quale serissimo affermò che l’animale aveva il sacro diritto di essere giudicato dai suoi pari, ossia da una giuria composta esclusivamente da orsi?

Qualsiasi sia il verdetto, gli atti dell'evento verranno pubblicati e resteranno come documento e approfondimento a disposizione della comunità.

Per info

Segreteria e ufficio stampa

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