Benvenuti sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni

7 Comuni tutti da scoprire

Asiago Enego Foza Gallio
Lusiana Conco Roana Rotzo

Se vi piace l'Altopiano di Asiago cliccate su

l'Altopiano di Asiago 7 Comuni

News e Articoli

Escursioni in montagna, quando la neve è tanta serve prudenza

Pubblicata il 21 feb 2014 alle 16.14
Ciaspolate

Ciaspolata a Val FormicaEscursioni in montagna, quando la neve è tanta serve prudenza

  • L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 15 febbraio, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
     
  • Premi il tasto per altri articoli del Giornale L’Altopiano e maggiori informazioni.
  • Visita Pagina

Prima di partire, attrezzati e in compagnia, consultare meteo e bollettini delle valanghe.
E se le condizioni non sono sicure, bisogna saper rinunciare.

La montagna d’inverno, soprattutto nelle giornate limpide e soleggiate che seguono un’abbondante nevicata, regala scenari meravigliosi, esercitando un fascino incredibile.

Ma allo stesso tempo può diventare insidiosa , rendendo i luoghi poco riconoscibili rispetto all’estate, con la coltre bianca che copre tutto, anche i pericoli . Seppur il nostro territorio non sia in generale soggetto alla formazione di valanghe, occorre comunque essere consapevoli che in determinate situazioni e con un insieme di fattori non è completamente escluso si possano verificare.

È dunque  necessario prestare l’opportuna attenzione, evitando di avventurarsi fra i pendii montani in modo sprovveduto. La parte alta dell’Altopiano oggi è molto più frequentata rispetto ad anni fa: a parte coloro che fanno sci escursionismo e che nella maggior parte dei casi sanno comunque valutare le condizioni della neve e decidere come muoversi, tantissima gente va a camminare con le ciaspole, inoltre ci sono coloro che si spingono fuori pista per scendere con lo snowboard.

È bene che anche questi fruitori del territorio montano invernale sappiano valutare se in determinate giornate o periodi sia il caso o meno di praticare queste attività . 
“I posti più esposti al pericolo di valanghe – ci dice Daniele Zotti, capostazione del Soccorso Alpino di Asiago - sono la Valle del Portule e la Val Renzola. Quando c’è tantissima neve come in questo periodo, il rischio di valanghe è alto, soprattutto nel momento in cui, smesso di nevicare, il manto comincia ad   assestarsi. Per non parlare poi dei luoghi dove il vento forma i cosiddetti “denti”, cioè gli accumuli di neve che si allargano sulle creste, che con le variazioni delle temperature si possono staccare”.

Come comportarsi allora, se si vuole inoltrarsi sui monti per ammirare la bellezza di certi paesaggi invernali?  “Le regole da seguire – spiega Zotti -  sono, innanzitutto, consultare le previsioni meteo e  imparare a leggere il bollettino delle valanghe, visitando il sito www.arpa.veneto.it , quindi, valutare se il percorso che si intende fare è idoneo, altrimenti cambiare itinerario o rinunciare.

Fondamentale, se si viene travolti da una valanga, è l’autosoccorso, questo significa partire in compagnia e attrezzati con pala, sonda  e A.R.VA . Chi finisce sotto alla neve, se non viene spinto verso rocce o sassi che provocano traumi fatali, ha il 95% di probabilità di sopravvivenza. Percentuale che diminuisce fino al 35% circa dopo 15 minuti. I soccorsi, una volta allertati, nella migliore delle ipotesi arrivano con l’elicottero dopo circa mezz’ora, mentre se i soccorritori devono arrivare sul posto a piedi, il tempo necessario può essere di un paio d’ore. E non è detto comunque che l’intervento sia assicurato, in caso di condizioni gravi che mettano a repentaglio la vita dei soccorritori stessi”.

Il Soccorso Alpino di Asiago fa servizio solo in caso di chiamata, che può essere fatta tramite il 118. Dal 2011 alcuni tipi di intervento sono a pagamento, e possono essere coperti tramite assicurazione associandosi a Dolomiti Emergency o al  CAI. Sono 23 i componenti della stazione asiaghese, che si tengono allenati tramite regolare addestramento.

“A parte il pericolo di valanghe – conclude Zotti -  da non sottovalutare è la possibilità di perdersi o di farsi sorprendere dal buio: chi fa escursioni con le ciaspole pensa di poter fare gli stessi percorsi dell’estate, ma d’inverno il rischio di perdersi aumenta per la diminuzione di riferimenti, inoltre ci vuole più tempo. Se si ha questa passione, è bene sapere valutare le proprie capacità, magari fare un corso di sci alpinismo, addestrarsi all’uso dei dispositivi di autosoccorso e imparare a usare l’A.R.VA. E, se serve, saper rinunciare, per non mettere a repentaglio la vita propria e quella altrui”.

Silvana Bortoli

Riproduzione riservata.
info_outline

Stai pianificando la tua vacanza o il tuo weekend in Altopiano?

Scopri dove dormire e dove mangiare sull’Altopiano di Asiago Sette Comuni