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GALLIO FILM FESTIVAL - SERATA DI PREMIAZIONI SABATO 27 LUGLIO 2024

Pubblicata il 31 lug 2024 alle 11.56
Cinema
Gallio film festival

E DA DOMENICA 28 LUGLIO AL VIA LA SECONDA SETTIMANA DI PROIEZIONI CON IL “CINEMA DELLE DONNE”

Comunicato stampa del 28/07/2024

Si è conclusa sabato sera 27 luglio – con le premiazioni dei vincitori al Cineghel di Gallio, sull’Altopiano dei Sette Comuni – la 27a edizione del Gallio Film Festival, dedicato alle opere prime del cinema italiano.

Ad aggiudicarsi il premio maggiore, dedicato alla memoria di Ermanno Olmi e consegnato dalla figlia del regista Elisabetta e dal direttore artistico Sergio Sambugaro, è stato il film di Lyda Patitucci “Come pecore in mezzo ai lupi”, un poliziesco teso ed emozionante sceneggiato da Federica Cavallo, che vede un’intensa Isabella Ragonese poliziotta infiltrata in una banda di feroci banditi serbi in cui viene arruolato il fratello (altrettanto nella parte Andrea Arcangeli) con cui non si vedeva da anni.

La giuria – composta da Fabio Rosi, Valentina Berengo, Paolo Bufalino, Marianna Folli, Sergio Frigo, Elisabetta Olmi e Federico Pacchioni – ne ha apprezzato «la tensione e originalità narrativa, il ritmo serrato del montaggio, l’intensità emotiva, la direzione degli attori», fra cui si segnala anche Carolina Michelangeli, nella parte di una piccola vittima e testimone delle crudeltà degli adulti.

Ad aggiudicarsi il premio per la miglior regia è stato invece “Palazzina Laf” di Michele Riondino, «per le scelte autoriali che restituiscono un immaginario credibile e al contempo emozionante, per la sensibilità nella direzione dei colleghi attori, per la capacità di intersecare vicende personali e collettive». Il film ambientato nell’Ilva di Taranto si è aggiudicato anche il premio per la miglior sceneggiatura (di Maurizio Braucci e dello stesso Riondino) «per la trasfigurazione di una questione bruciante di attualità in un’opera drammaturgica dai toni tragici e grotteschi e per i personaggi veri e imprevedibili».

Il Premio speciale Emidio Greco – concepito per delle pellicole caratterizzate da peculiarità di carattere tecnico, linguistico o produttivo – è stato attribuito invece a “Metamorphosis” di Michele Fasano «per la profondità della riflessione, l’equilibro dell’integrazione tra animazione e film, il simbolismo pregnante di significato».

Migliore attrice è stata giudicata Federica Sottile, per il film “La festa del ritorno”, «per la versatilità dell’interpretazione che muove il personaggio attraverso momenti emotivamente molto diversi che variano dall’erotismo, alla violenza, alla dolcezza con una fisicità non stereotipata».

Migliore attore è risultato Roberto Citran, presente nei due film “Samad” di Marco Santarelli e “Billy” di Emilia Mazzacurati, «per la poliedricità e la duttilità con la quale si cala in situazioni e personaggi diversi assicurandone misura e credibilità e per la generosità con cui sostiene le performance degli altri interpreti».

Da oggi, 28 luglio, dopo un omaggio al critico cinematografico mestrino Michele Serra, tra i fondatori del festival, si apre la seconda settimana del Festival, con le proiezioni (a entrata gratuita) delle opere internazionali, fuori concorso, quest’anno connotate da una forte presenza femminile, sia tra le autrici che nelle protagoniste: fra le registe si segnalano la norvegese Margreth Olin, le francesi Amandine Fredon e Marie Amachoukeli, la russo-algerina Mounia Meddour, la spagnola Estibaliz Urresola Solaguren, la brasiliana Nara Normande, la mongola Zoljagat Purevdash.

Nelle loro pellicole, come pure nei film di animazione e nei documentari, accanto alle questioni relative alle differenze di genere, alla parità uomo-donna e ai diritti umani, sono molto presenti i temi dell’affidamento, della cura (come ben illustrato nel manifesto del festival, con una donna adulta che protegge una bambina dall’orco che incombe), della trasmissione dei saperi e della condivisione degli affetti tra diverse generazioni di donne.

Nei suoi primi 26 anni il Festival altopianese ha avuto in concorso 320 film e 90 documentari, e ha assegnato 138 premi. Tra i suoi ospiti, concorrenti e giurati il festival ha contato sulle presenze di personalità quali Luca Guadagnino, Ermanno Olmi, Mario Rigoni Stern, Emidio Greco, Emanuele Crialese, Carlo Mazzacurati, Mario Martone, Alice Rohrwacher, Susanna Tamaro, Giuseppe Battiston, Bruno Bozzetto e tanti altri.

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