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Presentazione del libro "SPUDORATI" di Mario Giordano, Asiago 11 agosto 2012

sabato 11/8/2012
Libri

Mario Giordano ad Asiago Libro SpudoratiPresentazione del libro "SPUDORATI" di Mario Giordano, Asiago sabato 11 agosto 2012

Sabato 11 agosto 2012, ad Asiago, ci sarà la presentazione del libro "Spudorati" a cura del giornalista Mario Giordano.

Si tratta di uno dei tanti eventi promossi dalla rassegna "Aperitivo con l'autore" durante la stagione estiva 2012 ad Asiago.

L'incontro con l'autore avrà luogo sul Palco Centrale in Centro al paese, alle ore 17:30.

In caso di maltempo invece si terrà presso il Palazzo del Turismo Millepini.

Come la maggior parte delle manifestazioni di questo tipo, l'organizzazione ringrazia la Libreria Giunti al Punto per la collaborazione.

 

MARIO GIORDANO

Mario Giordano ha 45 anni, da sempre sogna di fare il giornalista, da qualche tempo ha cominciato a sognare di poter andare un giorno in pensione.

Il primo sogno si è realizzato, il secondo, a quanto pare, per la sua generazione sarà molto più difficile.

Oggi dirige News Mediaset ed è editorialista del «Giornale», quotidiano di cui è stato collaboratore, redattore, inviato e direttore.

Nella sua ormai non più breve carriera ha versato molti contributi: gli dispiacerebbe assai se finissero tutti nelle tasche delle sanguisughe dalle pensioni d’oro.

Pur avendo una faccia ancora un po’ da bambino, ha quattro figli: è anche per loro che scrive libri di inchiesta che denunciano gli scandali del Paese (questo è il nono dopo Silenzio, si ruba, Chi comanda davvero in Italia, Waterloo! Il disastro italiano, L’Unione fa la truffa, Attenti ai buoni, Siamo fritti, Senti chi parla e 5 in con- dotta).

Apprezzando lo sforzo, i figli lo hanno sempre perdonato per le lunghe assenze da casa.

E, per il momento, hanno rinunciato a mandarlo in pensione come papà.

 

SPUDORATI

I tagli agli stipendi dei parlamentari? Non si fanno. L’abolizione dei vitalizi? A Montecitorio scatta la ribellione.

Nessuno lascia, semmai qualcuno raddoppia, come i 200 superprivilegiati che prendono una pensione da ex parlamentare e una da ex consigliere regionale.

Le auto blu? In Italia restano 72.000, mentre in tutta la Gran Bretagna sono 195. A uno degli ex giudici della Corte costituzionale hanno provato a toglierla. Risposta: «No, mi serve: viaggiare in treno è un problema». Si capisce. È un problema.

Dare meno soldi ai partiti? Non scherziamo. In dieci anni ne hanno ricevuti il 1000 per cento in più. Li chiamano «rimborsi elettorali», in realtà sono una truffa al contribuente.

E se la Lega si è potuta permettere investimenti speculativi a Cipro e in Tanzania, la Margherita, anche se morta da almeno tre anni, ha preferito farsi rubare la metà del suo gruzzolo dall’ex tesoriere.

Già, ma come faceva ad avere ancora 25 milioni di euro sul conto? Diminuire le spese del Palazzo? Figuriamoci.

Mentre gli italiani arrancano per colpa della crisi, gli stipendi dei dipendenti di Palazzo Chigi sono cresciuti del 15,2 per cento in un anno.

Eliminare le Province o almeno ridurne gli sprechi? Ma quando mai. La Provincia di Palermo paga 43 ore di straordinario agli spalatori di neve nel mese di luglio e quella di Treviso si è rifatta il look spendendo 500.000 euro solo per le poltrone.

Il fatto è che sono spudorati, ma proprio tanto. Li avete sentiti parlare? «Andare in pensione a 50 anni è un mio diritto acquisito.» «15.000 euro al mese? Non mi bastano per sopravvivere.»

Con i tagli ai costi della politica si riempiono solo la bocca o, al massimo, il portafoglio. Spudorati. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: loro hanno le tasche piene; gli italiani, invece, ne hanno piene le tasche. A questo punto, caro lettore, ti chiederai: perché, dopo “Sanguisughe”, devo leggere un altro libro che mi farà venire il mal di fegato? La risposta è semplice.

Mal di fegato dopo mal di fegato, qualche piccolo risultato è stato ottenuto. E qui si racconta quale. Ma è ancora troppo poco. Ancora troppe persone sguazzano nei privilegi, ancora troppe persone usano i soldi nostri per farsi i comodi loro, ancora troppe persone fingono di fare riforme e, alla fine, ci fregano sempre.

Dobbiamo smascherarli, questi spudorati. Perché, se noi smettiamo di crederci, vincono loro. E non possiamo permettercelo.

Riproduzione riservata.
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