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Rita Coruzzi Presenta i libri Grazie alla vita e Un volo di farfalla ad Asiago

venerdi 20/7/2012
Libri

Rita Coruzzi "Grazie alla vita"

"Rita Coruzzi" Presenta i libri "Grazie alla vita" e "Un volo di farfalla" ad Asiago

Continua la rassegna "Aperitivo con l'autore" venerdì 20 luglio 2012 ad Asiago.

Si tratta del secondo appuntamento della stagione estiva 2012; in programma c'è l'incontro con la scrittrice Rita Coruzzi, che presenterà due dei suoi libri: "Grazie alla vita" e "Un volo di farfalla".

L'evento, organizzato in collaborazione con la Libreria Giunti al Punto, avrà luogo presso il Palazzo del Turismo Millepini di Asiago, ore 20:30.

"Aperitivo con l'autore" proporrà per tutta la durata dell'estate vari eventi e incontri con gli autori, incrementando così il livello culturale dell'offerta turistica.

 

RITA CORUZZI

Non è facile spiegare in poche parole chi sono. Vorrei raccontarvi le mie gioie, i miei dolori, i desideri, i rimpianti, i sogni.Potrei dire che sono una ragazza come tante altre, ma non è così.

Potrei intrattenervi con i racconti delle tante iniziative intraprese e delle numerose persone importanti che ho conosciuto, ma non mi sembra giusto.

Allora cercherò di mostrarmi nel modo più semplice: raccontando la mia storia dall’inizio.

Era una fredda e piovosa mattina, quella del 2 giugno 1986, quando io volli nascere a tutti i costi anche se era ancora troppo presto; la mamma era ricoverata in ospedale già da tre giorni e i medici cercavano di fermare le contrazioni, ma evidentemente io avevo già molta fretta.

E questa è la prima cosa: io ho sempre fretta di fare tutto subito.

Da questa nascita prematura sono venuti i primi problemi, accresciuti in seguito dalla lussazione all’anca dovuta a mancanza dell’acetabolo.

Non riuscivo a camminare come gli altri bambini, le mie gambe non ne volevano sapere di stare in piedi, e tutto il corpo era debole e fragile, ma la mamma non si è mai arresa, e non ha permesso che lo facessi nemmeno io.

Questa è la seconda cosa: non arrendersi mai.

Ho fatto per anni fisioterapia, con sforzi e sacrifici enormi per una bambina; a volte piangevo per il dolore e la stanchezza, ma continuavo a tenere duro, stringevo i denti e andavo avanti con gli esercizi.

Questo mi ha fortificato grandemente il carattere, anche se mi ha tolto forse parte della mia infanzia.

Dopo alcuni interventi chirurgici finalizzati a risolvere la lussazione dell’anca, ho subito la terribile delusione dell’insuccesso che mi ha costretto ad usare la sedia a rotelle, dovendo evitare di caricare il peso sulle anche.

Questa è la terza cosa: accettare la nuova condizione.

Non é stato facile, nè indolore, ma era necessario che riuscissi ad accettare questa situazione se volevo continuare a vivere, ma erano andate in crisi tutte le mie certezze e il mondo mi era crollato addosso.

 


Un giorno ero in macchina con la mamma e le ho chiesto: “Mamma, perchè Dio mi ha abbandonato?” Lei mi diede una risposta che mi ha salvato: “Dio non ti ha abbandonato, se ti è accaduto questo significa che Lui ha progetti per te sulla carrozzina, gli servi così.”

Questa frase mi aperse gli occhi a una nuova prospettiva, e anche ad una nuova fede.

Questa è la quarta cosa: avere fede e credere che Dio fa sempre il meglio per noi.

Rita Coruzzi "Un volo di farfalla"

Da allora ho cominciato a vivere, per questo dico sempre che per me quello è stato il momento della mia rinascita.

E in questa nuova vita ciò che desidero maggiormente è vivere ogni momento totalmente, in modo assoluto e profondo, come se fosse l’ultimo.

Adesso mi piace la mia vita, e sono soddisfatta di quello che ho raggiunto, e spero di poter arrivare alle mete che mi sono prefissata. Il mio sogno è diventare giornalista e scrittrice.

Vorrei comunicare a tutte le persone che la vita può essere bella in qualsiasi situazione ci si trovi, basta solo trovare la forza di accettarla così com’è.

 

 

LIBRO "GRAZIE ALLA VITA" di Magdi Cristiano Allam e Rita Coruzzi

C’è Alessia, che affronta la leucemia con l’aiuto di un angelo protettore; don Giordano, che pedala per oltre 4.000 km per raggiungere Gerusalemme; c’è Debora, che decide di ritardare le terapie che potrebbero uccidere la vita che porta in grembo per far nascere la sua piccola Alice; c’è Tatiana, che sospesa su un ponte, decisa a farla finita, viene trattenuta da una forza misteriosa che le ridona la speranza.

E ci sono tante altre storie di quelli che non vanno sui giornali, quelli che non fanno notizia, uomini e donne comuni.

Che sono però il tessuto vivo dell’altra Italia, quella che non si arrende alla crisi – di valori, prima che economica – e che continua a lottare e a sognare un domani migliore.

Guardando a loro, intrecciando alle loro vite le proprie esperienze, Magdi Cristiano Allam e Rita Coruzzi innalzano un cantico di ringraziamento alla vita e prendono per mano chiunque voglia unirsi con loro per ritrovare quella speranza che aiuta ad affrontare ogni giorno.

 

 

LIBRO UN VOLO DI FARFALLA di Rita Coruzzi

In seguito alla nascita prematura, Rita si trova ad avere gravi problemi alle gambe, unitamente a una fragilità diffusa in tutte le membra.

La mamma non si arrende, la piccola nemmeno, ed è l'inizio di un calvario fatto di una serie interminabile di esercizi fisici e sedute di fisioterapia.

Fino all'intervento chirurgico, all'età di dieci anni, che pare prometterle di risolvere per sempre il problema di mobilità. E invece. Invece l'operazione non va come sperato e Rita si trova costretta su una sedia a rotelle.

Crollate tutte le illusioni di quella vita "normale" che neppure aveva avuto nei primi anni dell'infanzia, Rita cade nella disperazione, finché un giorno ficca gli occhi in quelli di sua mamma e le chiede: "Perché Dio mi ha abbandonata?". "Dio non ti ha abbandonato, se ti è accaduto questo significa che Lui ha progetti per te sulla carrozzina, gli servi così."

Questa risposta è stata la sua salvezza, l'inizio di un cammino che ha portato Rita a ritrovare la fede e, soprattutto, a ritrovare la vita, scoprendo in sé una insospettata forza interiore che l'ha aiutata a liberarsi in volo, vivendo ogni giorno in modo assoluto e profondo, come se fosse l'ultimo, liberandosi da ogni ansia di guarigione e scoprendo finalmente il suo posto nel mondo. (Prefazione di Camillo Ruini)

 

 

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