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Strategia Altopiano 2020 - Lo sviluppo del futuro dell'Altopiano di Asiago

venerdi 6/2/2015 alle 20:30
Conferenze e convegni

Una Strategia d’Area per l’Altopiano: al via la progettazione partecipata

All'indomani della costituzione dell'Unione Montana è apparso subito chiaro a tutti che l'unico vero obiettivo che i Comuni volevano assegnare all'Unione era condividere una visione strategica a medio-lungo termine, identificare le risorse esistenti per costruire un processo di sviluppo, adottare un metodo in grado di coordinare i diversi strumenti di finanziamento accessibili per ottimizzare le risorse.

Su questi tre cardini si basa il percorso che l’Unione Montana e la Conferenza dei Sindaci hanno avviato sin dall'estate coinvolgendo le forze economiche, le associazioni, gli imprenditori, le istituzioni scolastiche ed i singoli cittadini per l’elaborazione di una Strategia d’Area “Altopiano 2020”.

Per confrontarsi su questi temi e condividere le proposte da implementare nella Strategia d’Area, l’Unione Montana e la Conferenza dei Sindaci organizzano un incontro aperto a tutta la popolazione altopianese e non Venerdì 6 Febbraio alle ore 20.30 presso il Teatro Millepini di Asiago.

Dopo i saluti del sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern e l’introduzione da parte del presidente dell’Unione Montana sindaco di Lusiana Antonella Corradin, saranno forniti spunti ed elementi utili alla discussione da parte di Marco Marcatili, responsabile di progetto e Claudio Furini di Nomisma, società di studi economici che affianca la Conferenza dei Sindaci nel percorso intrapreso, l’assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti ed il consigliere regionale Stefano Fracasso, vicepresidente della Commissione affari comunitari, Gianantonio Stella, editorialista del Corriere della Sera, Andrea Rigoni, AD di Rigoni di Asiago SpA, Giulio Santagata, consigliere delegato allo sviluppo di Nomisma e Giorgio Grasso, presidente di Veneto Sviluppo.

La partecipazione di tutte le categorie e le forze sociali ed economiche e dei cittadini è di fondamentale importanza. Saranno raccolti i contatti di tutti i partecipanti ed ognuno potrà prendere parte attiva, avanzando le proprie proposte attraverso un indirizzo di posta dedicato.

Il nome dell'iniziativa è direttamente collegato alla strategia “Europa 2020”, ovvero il piano decennale per la crescita e l’occupazione che l’Unione Europea ha varato nel 2010, con l’obiettivo di superare la crisi e creare le condizioni per una crescita intelligente, sostenibile e solidale.

Concorrere al raggiungimento di tali obiettivi a livello locale rappresenta una grande opportunità per tradurre la visione strategica in interventi con ricadute su tutta l’area interessata. Ciò implica la necessità di definire precisamente gli obiettivi che si intendono raggiungere, i tempi necessari e le soluzioni da adottare per conseguirli.

Nello spirito del processo partecipativo, lunedì 19 gennaio scorso presso la Sala della Reggenza, gli amministratori ed i consiglieri degli 8 Comuni si sono riuniti per un confronto su quanto finora elaborato e per analizzare il metodo che si intende attuare: un metodo che parte dalla visione strategica e muove verso le opportunità di finanziamento e non viceversa, per non trovarsi poi a rincorrere scadenze e chiamate che poco corrispondono agli obiettivi individuati nella strategia.

Si tratta in pratica di avere una logica che colleghi tra loro gli interventi di sviluppo, crei connessioni permanenti tra tutti i soggetti che possono concorrere agli obiettivi e permetta di intercettare le risorse dei diversi strumenti esistenti in maniera coordinata.

"Come Conferenza dei Sindaci abbiamo condiviso questo metodo" precisa il Presidente Antonella Corradin "e come Unione Montana abbiamo già adottato questo approccio nella candidatura dell’Altopiano alla Strategia Nazionale per le Aree Interne, il programma adottato dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica nell’ambito del Piano Nazionale di Riforma per rilanciare lo sviluppo e i servizi nelle aree marginali, allo scopo di invertire le tendenze negative in atto.

Quella della Aree Interne rappresenta la prima importante occasione per dare avvio alla progettazione partecipata della Strategia d’Area. Dall’analisi condotta e dal confronto con le delegazione ministeriale presieduta dall'ex Ministro Barca dello scorso 6 novembre sono state identificate le principali criticità e gli assi prioritari d’intervento che individuano il turismo, l’agricoltura e la riconversione del patrimonio delle seconde case quali punti di innesco del cambiamento.

È apparso a tutti necessario invertire  il blocco formativo ed innovativo che assieme al divario digitale dell’Altopiano concorrono a determinare una staticità imprenditoriale aggravata dalla situazione economica, innalzare  la qualificazione delle strutture e delle risorse che operano nel turismo, rafforzando l’azione commerciale con un marchio d'area in grado di promuovere tutto l’Altopiano e collegare le diverse risorse dal turismo attivo, al patrimonio storico-archeologico e naturalistico.

Infine vorremmo ripensare ad un nuovo modello di agricoltura con prodotti e servizi orientati al mercato che concorrano a promuovere l’immagine di un territorio votato alla qualità e all’accoglienza nel quale si pensi ad una residenzialità a ridotto impatto ambientale, recuperando l’enorme patrimonio delle seconde case per ridisegnare anche l’identità del territorio".

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