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Escursione ai Castelloni di San Marco

Itinerari per escursioni
Rocce particolari

Rocce particolari

Itinerari per escursioni e passeggiate: Escursione ai Castelloni di San Marco

L’itinerario porta alla scoperta di uno dei luoghi tra i più particolari dell’Altopiano dei 7 Comuni. Di media difficoltà, è adatto ai visitatori che vogliono trascorrere una giornata all’interno del caratteristico “labirinto di roccia” che rende questa località unica in Altopiano.

L’interesse è di tipo geologico per le formazioni rocciose del Pleistocene Inferiore; di tipo faunistico e floristico per la presenza di animali e vegetazione protetti e particolari; e di tipo storico per la presenza di gallerie, scale e camminamenti risalenti alla Prima Guerra Mondiale durante la Stafexpedition.

ITINERARIO: Castelloni di San Marco
Indicazioni tecniche
Grado di difficoltà: medio-impegnativo
Altitudine Bivio Tiffgruba (punto di partenza): 1565 m
Altitudine Malga Fossetta (punto di partenza alternativo): 1666 m
Altitudine Castelloni di San Marco (punto di arrivo): 1830 m
Dislivello: 267 m
Mezzi: a piedi

VARIANTE 1 (itinerario completo)
Partenza: Bivio Tiffgruba (lungo la strada che porta da Campomulo all'Ortigara - raggiungibile su strada sterrata/asfaltata/cementata) in discrete condizioni (sempre con prudenza)
Lunghezza: 8,7 km
Tempo percorrenza a piedi: 5/6 ore con andatura turistica, compreso il percorso nel labirinto

VARIANTE 2 (itinerario ridotto)
Partenza: Malga Fossetta (raggiungibile solo in auto 4x4 con prudenza - sconsigliata a mezzi normali)
Lunghezza: 6,7 km partendo da Malga Fossetta (compreso labirinto)
Tempo percorrenza a piedi: 5/6 ore con andatura turistica, compreso il percorso nel labirinto

Si raccomanda di leggere le avvertenze dell'itinerario

COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA DEL PERCORSO

Partendo in auto dal piazzale dello Stadio del Ghiaccio di Asiago, si procede sulla SP 76 in direzione di Gallio. Giunti a Gallio e superato il centro, si seguono le indicazioni verso la località Melette-Campomulo. Continuando lungo la strada principale per circa 6,5 km, si raggiunge e si supera il Rifugio Campomulo sito sulla sinistra e si procede per 1,5 km verso il Rifugio Campomuletto; da qui la strada comincia a essere sterrata.

Per questo itinerario sono possibili due punti di partenza:

Bivio TiffGruba (itinerario completo)

Raggiungibile in automobile (con un po' di prudenza) percorrendo la strada per circa 7,4 km (da Campomuletto).
Partendo da qui la lunghezza sarà di 8,7km (compreso il percorso nel labirinto), con prima tappa Malga Fossetta a 1km e con un tempo di percorrenza con andatura turistica di circa 5/6 ore.

Malga Fossetta (itinerario ridotto)

Da Campomuletto, si procede dritti mantenendo sempre la carreggiata principale per 7,5 km fino al raggiungimento del bivio verso Malga Fossetta, la seconda possibile partenza dell’escursione. Il tempo stimato da Asiago a Malga Fossetta è di 40 minuti. Consigliamo la partenza da Malga Fossetta solo se si è attrezzati con macchina 4x4 in quanto la strada sterrata dal Bivio Tiffgruba a Malga Fossetta non è in buone condizioni. Partendo da Malga Fossetta il percorso a piedi si accorcia di circa 2km, per un totale di 6,7km (compreso il giro nel labirinto) con un tempo di percorrenza, con andatura turistica, di circa 4/4,5 ore.

Malga Fossetta

Malga Fossetta

 

PERCORSO VERSO I CASTELLONI DI SAN MARCO

Se si parte dal bivio Tiffgruba, seguire a piedi le indicazioni del sentiero 845 del CAI verso Malga Fossetta (quota 1666m), che si raggiungerà dopo circa 1 km di camminata con forte dislivello.

Da qui il percorso prosegue sempre lungo il sentiero n°845, lasciando la malga sulla sinistra, si procede lungo il pascolo fino a raggiungere il bosco misto di abeti, larici e del profumato pino mugo.

La natura ricca di questa zona offre una spettacolare vegetazione arborea e una ricca vegetazione erbacea formata da alcuni esemplari particolarmente pregiati come il giglio martagone (Lilium martagon L.), le genziane (Gentiana spp.), il rododentro peloso (Rhododendron hirsutum) che accompagna il ginepro nano (Juniperus nana), i mirtilli neri (Vaccinium myrtillus) e l’erica (Erica carnea) che crea dei cuscinetti dapprima verdi delle foglie e poi rosa dei suoi fiori. 

Continuando lungo il sentiero ben segnato, dopo circa 15 minuti di cammino si giunge ad un bivio e si mantiene il sentiero sulla destra. In questa zona si comincia a notare la spettacolare formazione carsica che caratterizza tutta l’area dei Castelloni.

Il percorso comincia a salire e le impronte e i segni lasciati dagli animali non tardano ad arrivare, infatti lungo la via son visibili dei secolari abeti ormai morti a causa dei numerosi insetti presenti nel legno e che a loro volta han contribuito a nutrire i picchi, abitanti di questa zona.
Percorrendo il sentiero in silenzio, sono visibili altri animali del bosco come la volpe (Vulpes vulpes), il capriolo (Capreolus capreolus), la martora (Martes foina) e i passeriformi come la cincia dal ciuffo (Lophophanes cristatus) e la cincia mora  (Parus ater).

Dopo breve tempo si arriva ad un altro bivio chiamato l’Anello dei Castelloni e si imbocca il sentiero sulla destra. Per un breve tratto il suolo cambia e si trasforma in un terreno di roccia carsica, i campi solcati, cioè delle superfici rocciose con insenature a volte profonde che richiedono sicuramente l’attenzione di chi le attraversa

IL PUNTO D’ARRIVO: I CASTELLONI DI SAN MARCO

Dopo aver ritrovato il terreno sicuro, si arriva vicino ad una vera e propria voragine: il Pozzo dei Castelloni, una grotta carsica di profondità di una ventina di metri. Superata, si sale fino a giungere ad una fessura in roccia: l’inizio del Labirinto dei Castelloni di San Marco.

Promontorio con ampio panorama

Promontorio con ampio panorama

Lo stupore del percorso sicuramente sarà grande, rocce sagomate, fenditure, passaggi in roccia, gallerie, dei veri e propri canyon, saranno lo spettacolo di chi li visita.

Tra le varie insenature e le rocce il paesaggio spazierà a nord con la Valsugana e il Lagorai, ma ben visibile sarà anche il resto dell’Altopiano come la zona settentrionale di Cima Caldiera, Cima Ortigara, Cima Undici, Cima Dodici e Portule, la conca centrale fino ad Asiago e la fredda piana di Marcesina.

Alla fine del labirinto, ci si ritrova immersi nel verde della vegetazione e si procede ora verso il versante opposto a quello da cui si è saliti. Si ritorna quindi al bivio dell’Anello dei Castelloni di San Marco e da qui si imbocca esattamente lo stesso sentiero dell’andata, fino a ritornare a Malga Fossetta o al Bivio Tiffgruba.

AVVERTENZE:

Si tratta di un'escursione impegnativa per lunghezza e dislivello, non di una scampagnata, da affrontare quindi con la dovuta attenzione e attrezzatura (requisiti minimi scarpe da trekking e acqua).

Si consiglia di prestare attenzione nel percorso, che in alcuni tratti, soprattutto del labirinto, presenta passaggi pericolosi se non affrontati con la dovuta attenzione.

Si raccomanda di verificare il meteo prima di cimentarsi in modo da percorrerlo in condizioni di bel tempo e terreno asciutto (attenzione anche ai temporali estivi), in quanto in alcuni punti il percorso se bagnato può diventare particolarmente scivoloso.

Fate anche attenzione a calcolare bene il tempo di percorrenza per poter rientrare prima che faccia buio, tenendosi un buon margine di sicurezza.

L'itinerario è percorribile solo a piedi, impossibile da percorrere con passeggini o in MTB/Ebike.

 

FOTO GALLERY DELL'ITINERARIO AI CASTELLONI DI SAN MARCO

Foto di Stefano Maruzzo

Riproduzione riservata. Si declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose accaduti percorrendo questo itinerario.