Croce di Cima Caldiera
Itinerario per Cima Caldiera
INTRODUZIONE ALL'ITINERARIO PER CIMA CALDIERA
L’itinerario porta alla scoperta di uno dei luoghi tristemente tra i più famosi per gli avvenimenti bellici avvenuti durante la grande guerra sull’Altopiano di Asiago Sette Comuni.
L’interesse è quindi di tipo storico ma anche naturalistico, faunistico, floristico per la presenza di animali e vegetazione protetti e particolari nonché paesaggistico. Le vedute infatti spaziano dal Verena alle Melette a Marcesina, dalla Valsugana al Lagorai, fino alle più cime più prossime: Ortigara, Dieci, Dodici, Portule.
ITINERARIO: Escursione a Cima Caldiera
Indicazioni tecniche
Grado di Difficoltà: Medio
Dislivello: 354 metri
Altitudine min: 1.771m slm
Altitudine Max: 2.124m slm
Lunghezza: 7 Km (andata e ritorno)
Tempo di Percorrenza a piedi: 3,5 h (andatura turistica)
Mezzi: a piedi
COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA
Piazzale Lozze: punto di partenza
Dal centro di Gallio si seguono le indicazioni per la località Melette-Campomulo. Continuando lungo la strada principale per circa 6,5 km, poco prima del rifugio Campomulo si procede tenendo la strada sulla destra per 1,5 km verso il rifugio Campomuletto/Sentiero del Silenzio. Da qui la strada diventa bianca: procedere con molta prudenza. Si prosegue dritti mantenendo sempre la carreggiata principale per 3,5 km ca dove la strada torna ad essere asfaltata fino a giungere al Piazzale Lozze, dove un ampio parcheggio permette di lasciare l’automobile ed iniziare l’escursione. In caso di dubbi seguire le indicazioni per Piazzale Lozze/Monte Ortigara. Da Gallio, Piazzale Lozze si raggiunge in auto in circa 40 minuti.
IL PERCORSO VERSO CIMA CALDIERA
Il percorso verso Cima Caldiera
Dal Piazzale Lozze (1771 m) dall’area in cui vi sono i pannelli esplicativi dell’Ecomuseo della grande guerra, seguire il sentiero n° 840 del CAI in direzione Chiesetta del Lozze. La strada forestale transita all’interno di un bel bosco misto di abeti (Picea excelsa), larici (Larix decidua) e comincia a farsi notare il pino mugo (Pinus mugo).
Dopo circa 900m (25 min) si arriva a quota 1906 m, raggiungendo la Chiesetta del Lozze, costruita dagli alpini del battaglione Verona dopo la battaglia del giugno del 1917. Qui è possibile anche visitare un Ossario, contenente i resti umani ancor oggi reperibili sul campo di battaglia. Sopra la chiesetta, c’è il rifugio costruito nel dopoguerra in onore al tenente Giovanni Cecchin, medaglia d’oro al valore militare.
La Chiesetta del Lozze (1906m)
Si prosegue quindi il cammino seguendo le indicazioni di colore giallo per cima Caldiera (tenere la destra direzione sentiero CAI 841): si passa quindi in un’area recentemente sistemata grazie ai lavori dell’Ecomuseo della Grande Guerra dove ci sono le trincee . A quota 1920 m del Monte Lozze si gode di uno strategico punto panoramico per capire il vasto campo di battaglia dell’Ortigara.
Dopo circa 15 minuti di cammino si raggiunge un bivio: a sinistra si va verso “Pozzo della Scala”, mentre a destra, dove svoltiamo si va verso il sentiero 841 e, soprattutto Cima Caldiera. Superato un restringimento, si tiene la sinistra dove si scorgeranno sei gallerie sotto le pendici orientali del monte. Durante la grande guerra fungevano da magazzini e, collegate da un corridoio interno tra loro, erano uno dei principali centri di deposito di viveri, munizionamento e materiali necessari per il combattimento. Questo punto è raggiungibile anche direttamente da Piazzale Lozze in circa 40 minuti seguendo il sentiero n. 841.
Alla cima mancano ancora circa 35 minuti che però passeranno molto in fretta: la strada prosegue verso nord e sale dolcemente costeggiando il Caldiera. Dopo un tornante della strada verso sinistra si sale rapidamente di quota raggiungendo una selletta (1958 m) che immette nella trincea posta poco sotto la sommità. Da qui il panorama è già degno di nota.
Il PUNTO DI ARRIVO: CIMA CALDIERA
Punto d'arrivo: Cima Caldiera
Giunti sin qui, merita ancora un ultimo sforzo l’ascesa alla vetta in ulteriori 5 minuti. Raggiunta la croce posta a quota 2124 m l’orizzonte si apre a 360° ed un pensiero a chi ha perso la vita in questi luoghi è d’obbligo.
IL RIENTRO
Per rientrare si può percorrere a ritroso il percorso sin qui fatto e nel tratto finale seguire il sentiero CAI 841 anziché transitare per la Chiesetta del Lozze. Diversamente si può scendere verso ovest su di un sentiero più impegnativo che scende rapidamente attraversando trincee e camminamenti fino a raggiungere Pozzo della Scala (2004 m). Da qui si giunge agevolmente in 10 minuti di cammino a Baito Ortigara da cui in ulteriori 20 minuti di cammino si raggiunge Chiesetta Lozze per tornare dunque al punto di partenza: Piazzale Lozze.
Per i più esperti da Baito Ortigara si può allungare l’itinerario incamminandosi verso il Monte Ortigara (35 minuti) percorrendo la seconda parte dell’escursione descritta qui: Itinerario per il Monte Ortigara.
VARIANTE
Colonna Mozza del Monte Ortigara
Da Monte Ortigara ci si può spingere verso cima Dieci (o Monte Castelnuovo) lungo l’alta via degli altipiani. Per fare rientro a Piazzale Lozze in tal caso si consiglia di transitare nei pressi del Cimitero Campigoletti quindi di scendere la Val Agnella e, svoltando a sinistra per Busa Fonda di Moline a quota 1800m, raggiungere il punto di partenza dell’escursione. In quest’ultimo caso l’escursione registrerà un dislivello positivo di 750m ed uno sviluppo totale di 13.5 kM.
© Asiago.it RIPRODUZIONE RISERVATA. IN COLLABORAZIONE CON ALBERTO MAZZOCCO & ILARIA GIOVANNINI
IL VIDEO DEL'ESCURSIONE A CIMA CALDIERA
FOTO GALLERY DELL'ITINERARIO STORICO PER CIMA CALDIERA CON VARIANTE PER IL MONTE ORTIGARA
Riproduzione riservata. Si declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose accaduti percorrendo questo itinerario.