Paesaggio da Malga Longara di Dietro

Itinerari per escursioni e passeggiate: Itinerario del Monte Longara - Libr'Albero - Altare del Papa - Osservatorio Monte Cimon

INTRODUZIONE ALL'ITINERARIO

Il Monte Longara si trova subito a nord dell'abitato di Gallio, per questo risulta comodo e veloce da raggiungere. Ma per la bellezza paesaggistica e naturalistica non ha niente da invidiare alla principali vette della catena nord dell'Altopiano di Asiago. Da questa zona si ha una splendida veduta sulla così detta conca centrale, dove si trovano la maggior parte degli abitati dell'Altopiano. Si possono inoltre ammirare rigogliosi pascoli contornati da boschi di abete e faggio.

E naturalmente non potevano mancare le malghe con la loro particolare struttura e le pozze d'alpeggio, ambiente artificiale ma unico per flora e fauna in questo carsico Altopiano. L'ultimo elemento che insieme al resto contribuisce a incantare il visitatore è la geologia: in tutta la zona, infatti, vi sono affioramenti di rosso ammonitico (marmo di Asiago) che per le loro caratteristiche chimico-fisiche assumono forme spettacolari (si pensi alle corone del Monte Fior).

COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA

Partendo da Asiago si segue direzione Gallio / Foza / Enego; subito dopo il centro, prima di uscire dall'abitato di Gallio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il comprensorio sciistico ed il Monte Ortigara. Dopo pochi chilometri si arriva agli impianti di risalita “Melette 2000”, dotati di un ampio parcheggio dove è consigliabile lasciare la vettura. In fondo al piazzale, sulla sinistra, parte una strada forestale sulla quale vige il divieto di transito, da cui si può cominciare l'escursione.

L'ITINERARIO VERSO IL MONTE LONGARA

Il percorso comincia su strada sterrata piacevolmente immersa nel verde dell'abete rosso. Lungo il tragitto sono spesso visibili diverse piste tracciate dai mezzi forestali per le operazioni di esbosco, pertanto è bene prestare attenzione per rimanere nella strada principale, nonostante il bosco non sia fitto e la vicina strada asfaltata riduca al minimo il rischio di perdersi. Dopo i primi minuti si intravedono già attraverso gli abeti i primi pascoli di pertinenza degli alpeggi soprastanti. La salita non è ancora finita, ma il paesaggio distoglie dalla fatica, trovandosi immersi tra pascoli, pozze d'alpeggio e caratteristici affioramenti di rosso ammonitico. Sempre camminando sulla carrareccia si toccano quindi le malghe del Monte Longara che si affacciano sull'abitato di Gallio e su tutta la Conca Centrale dell'Altopiano. Al contempo si avranno a fianco i dolci dossi del massiccio delle Melette (di Gallio e di Foza) e dall'altra parte il Monte Zebio separato dalla Val di Nos.

Si incontrerà dapprima Malga Longara Davanti, superata la quale proseguendo lungo la sterrata troveremo il LIBR’ALBERO, ovvero una scultura ottenuta dal tronco di un secolare abete rosso, abbattuto dalla tempesta Vaia, contenente una piccola teca con libri di Mario Rigoni Stern e altri racconti sulla montagna. Qui ci si può fermare per un momento di relax e contemplazione del magnifico panorama seduti sull’antistante panchina, ricavata dal medesimo albero.

Continuando sulla dorsale del Longara, mantenendo costantemente i 1600 m di quota, si giunge alla bella Malga Longara di Dietro, superata la quale si prosegue sulla strada fino a una freccia che indica di uscire dalla stessa per giungere, dopo pochi metri, al monumento commemorativo della visita di Papa Giovanni Paolo II, che qui venne nel luglio del 1988 per benedire Gallio e l'Altopiano. Da qui si apre una notevole finestra sulla Zona Alta, spaziando dalle vette del Portule, a Cima Dodici, all'Ortigara.

Proseguendo ancora per il sentiero per circa 5 minuti, si giunge all’Osservatorio di Monte Cimon, un punto panoramico dove si gode di un’ampia visuale sulla conca centrale dell’Altopiano e sulle sue montagne.

Torniamo quindi sui nostri passi fino all’altare del Papa e poi sulla strada sterrata, dove si prende a sinistra. La strada da qui poi prosegue nel bosco e scende abbastanza velocemente fino al Rifugio Campomulo, dove ha sede il Centro Fondo Campomulo e da lì, in pochi minuti, si ritorna all'auto camminando lungo la strada asfaltata contornata da pascoli. Durante il tragitto, in località Busa Fonda, incontreremo la bella Chiesetta degli Alpini, dedicata alla memoria dell’Alpino Antonio Finco Scampit e di tutti gli alpini di Gallio. Su una delle pareti esterne della cappella, è presente un bel dipinto che rappresenta gli alpini al ritorno dalla campagna in Russia.

Chi volesse dedicare una giornata intera a questo percorso lo può allungare partendo direttamente dal centro di Gallio, invece che salire in località Melette, e ritornare per la medesima strada. Si tenga presente che la difficoltà del percorso cambia in quanto il dislivello che si compie aumenta di 500 metri.

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FOTO GALLERY DELL'ITINERARIO Monte Longara - Libr'Albero - Altare del Papa - Osservatorio Monte Cimon