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Per scoprire Percorsi ed itinerari per Mountain Bike MTB sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni

Itinerario (MTB) Asiago-Valbella-Valle Dei Ronchi-Monte Fior (Città di Roccia)

Mountain Bike
Spettacolari formazioni rocciose del monte Fior

Spettacolari formazioni rocciose del monte Fior

Itinerario Per Mountain Bike (MTB) Asiago -  Valbella - Valle Dei Ronchi - Monte Fior (la Città di Roccia)

Itinerario Per Mountain Bike (MTB) sul Monte Fior: uno dei più bei posti dell’Altopiano da visitare, con le sue originali e spettacolari formazioni rocciose poste sulla sommità. Questa caratteristica morfologica lo fa chiamare la città di roccia. Da non sottovalutare anche il significato storico di questo monte, teatro di numerosi combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale. A testimonianza di questo, presso la cima, vi è un percorso lungo le trincee con tabelle che narrano la storia di questi luoghi durante il periodo bellico.

ITINERARIO (MTB)Asiago -  Valbella - Valle Dei Ronchi - Monte Fior (la Città di Roccia)
Indicazioni tecniche
Lunghezza: 53 Km
Dislivello: 1400 mt.
Quota Massima: 1796 mt
Difficoltà: IMPEGNATIVO
Tempo di percorrenza: 4 ore

COME RAGGIUNGERE IL PUNTO DI PARTENZA

Uscendo dal Palazzetto del Ghiaccio, prendere via Trento-Trieste in direzione del centro del paese. Giunti alla seconda rotonda, svoltare a destra per via Matteotti e poi, dopo un centinaio di metri, a sinistra per Viale della Vittoria.

La strada porta proprio di fronte al sacrario militare di Asiago: simbolo della provincia di Vicenza e luogo in cui riposano le ossa di migliaia di caduti della Prima Guerra Mondiale. Il sacrario è visitabile gratuitamente, tenendo presente che non è possibile entrare nel viale con la Mountain Bike.

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO

L’itinerario prosegue lungo una strada sterrata in falso piano che passa attraverso dei campi, posta a sinistra del sacrario. Percorso circa 700 metri, prendere a destra per una carrareccia erbosa, poco visibile, che salendo attraversa un prato al cui centro si trova un grande albero. Superato l’albero, la strada verso località Zocchi apparirà più visibile e, attraversate alcune case, si dovrà girare a sinistra su una strada asfaltata. Alla fine di una discesa di 150 metri, svoltare per la strada sterrata di via Tilman, inizialmente in discesa ma che poi risale.

La contrada Stona di Sopra e i tornantini che la raggiungono

La contrada Stona di Sopra e i tornantini che la raggiungono

Fare attenzione a non imboccare una laterale ma seguire la strada che, nel suo tratto finale, entra in una piccola valle tra due rialzi, aumentando in pendenza, fino a incrociare l’asfalto in località Bertigo. Girare a sinistra all’incrocio seguente e seguire l’indicazione degli impianti sciistici di Valbella. Superati gli impianti, seguire la strada che diventa sterrata e sale verso Malga Stenfle. Dalla malga, si può godere di un bel panorama sull’Altopiano: spiccano tra gli altri Asiago e Gallio, di quest'ultimo si può ammirarare anche il trampolino da sci del Pakstall, inutilizzato da diversi anni.

Dalla malga, scendere a sinistra per la sterrata che, dopo qualche centinaio di metri, si addentra in un bosco. La sterrata si presenta in buone condizioni nel primo tratto, mentre nel secondo, soprattutto in corrispondenza con l’attraversamento di un piccolo ruscello, il fondo risulta molto sconnesso fino a diventare quasi una pietraia.

Passato questo tratto in discesa si arriva ad un ponte. Attraversare il ponte e subito dopo girare a destra. La strada continua a scendere lungo la valle chiamata Valle dei Ronchi, attraversando delle zone pic-nic fino ad arrivare in contrada Gianesini dove si incontra l’asfalto. Girare a sinistra e salire per 300 metri fino ad incrociare un’altra strada. Tenere la destra all’incrocio e continuare in direzione di un ponte che per la sua grandezza lo fa sembrare quasi un viadotto. Arrivati in prossimità del ponte, prendere la sterrata a sinistra e continuare a costeggiare la valle per 2 km fino ad arrivare in contrada Cnotenar.

Qui tenere la destra tralasciando la strada che sale e proseguire ancora per lo sterrato fino ad incontrare la contrada Tessar di Sotto. A questo punto la strada diventa asfaltata e sale in maniera rettilinea. Dopo circa 800 metri, girare a destra verso la contrada Stona di Sotto.

Citta dei Sassi: unica nel suo genere

Citta di Roccia: unica nel suo genere

Nei pressi di questa contrada la strada sale con una sequenza di 10 tornantini ravvicinati. Anche se la pendenza è un po’ accentuata, il fondo asfaltato permette di salire con la propria Mountain Bike (MTB) senza particolari difficoltà, fino ad incrociare la strada principale che collega Gallio a Foza. Incrociata la strada, girare a destra e proseguire per la principale fino al centro di Foza, raggiunto dopo 1 Km.

Arrivati a Foza, continuare la strada principale che passa accanto alla chiesa fino alla contrada Lazzaretti. Alla contrada, lasciare la strada principale e prendere a sinistra. La strada inizia a salire con due tornanti distanziati tra loro e arriva, dopo 3,5 Km, nei pressi di Malga Fratte. Girare a sinistra e prendere lo sterrato verso Roccolo Rinaldo - Monte Zomo.

Arrivati ad un bivio, girare a destra verso Bocchetta Lora e successivamente Malga Lora, distante 3 Km dal bivio. Questo tratto, e soprattutto quello successivo dalla malga alla cima del Monte Fior, risultano impegnativi in sella alla Mountain Bike, a causa della pendenza e del fondo non sempre in buone condizioni.
La fatica tuttavia viene ripagata perché, dopo Malga Lora, si inizia ad intravedere in prossimità della cima le trincee che hanno subito un lavoro di restauro negli ultimi anni. Lungo l’ultimo tratto della salita si possono ammirare tutte le cime circostanti scorgendo anche alcune cime dolomitiche.

Per chi volesse prendersela con calma, il consiglio è quello di abbandonare la MTB in prossimità del cartello che indica il sentiero verso la cima del monte (10 min) e di andare a vedere le trincee, nonché a leggere tutte le indicazioni predisposte lungo il percorso dall’Ecomuseo della Grande Guerra, ove sono raccontati i vari accadimenti del periodo, tratti da pubblicazioni; una tra tutte il libro intitolato “Un anno sull’Altipiano” di Emilio Lussu.

Pozza del Biasia

Pozza del Biasia

Ritornati alla Mountain Bike (MTB), la strada inizia a scendere verso casera Montagna Nova. Da qui inizia un bellissimo single track che porta ad attraversare la bellezza naturalistica del posto:  la famosa città di roccia. Sulla destra del percorso, è possibile scorgere formazioni rocciose di tipo sedimentario veramente uniche nel loro genere.

Prestando attenzione al sentiero, non sempre di ottima ciclabilità, si scende dolcemente attraversando una piccola pozza-laghetto fino a incontrare un bivio dove si girerà a sinistra verso Malga Slapeur. I primi metri dopo il bivio costringono a portare la MTB a mano ma subito dopo, appena comincia un prato, il sentiero diventa ciclabile e porta, dopo alcune centinaia di metri, alla malga sopramenzionata.

Dalla malga, riprendere la strada sterrata che scende con un paio di tornanti ravvicinati per poi assumere un andamento sali-scendi. Tralasciare le laterali che si incontrano, e seguire l’andamento principale della strada che gira intorno al periplo della montagna, sede nel periodo invernale degli impianti da sci della zona Melette. Ad un certo punto la strada entra in trincea con due pareti di roccia ai lati e terminato questo breve tratto, si arriva a imboccare un tornante. Tenere la sinistra e percorsa una salita di 500 mt, si arriva ad uno scollinamento.

Da qui parte una discesa che porta, dopo circa 1 km, ad un bivio con una strada asfaltata. Girare a sinistra e scendere arrivando al Rifugio Campomulo. Da qui, per non rendere troppo impegnativo l’itinerario, il finale del percorso si sviluppa seguendo la strada asfaltata che scende passando per Gallio e successivamente Asiago, punto di partenza dell’itinerario.


 

In collaborazione con Altopianobike

MAPPA PERCORSO

 

 

 

FOTO GALLERY DELL'ITINERARIO ASIAGO -  VALBELLA - VALLE DEI RONCHI - MONTE FIOR (LA CITTÀ DI ROCCIA)

 

Riproduzione riservata. Si declina ogni responsabilità nel caso di danni a persone e cose accaduti percorrendo questo itinerario.