Benvenuti sull'Altopiano di Asiago 7 Comuni

7 Comuni tutti da scoprire

Asiago Enego Foza Gallio
Lusiana Conco Roana Rotzo

Se vi piace l'Altopiano di Asiago cliccate su

l'Altopiano di Asiago 7 Comuni

News e Articoli

Cerimonia di premiazione del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura 2016

Pubblicata il 31 mar 2016 alle 09.42
Premiazioni
Mario Rigoni Stern Premio Letteratura

Cerimonia di premiazione del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura 2016, sabato 2 aprile 2016, Palazzo dei Congressi di Riva del Garda (TN)

Dopo la nomina del vincitore e dei segnalati, lo scorso 14 marzo, è giunto il momento della consegna del premio Mario Rigoni Stern

La cerimonia prevista per sabato 2 aprile a Riva del Garda (TN) – Palazzo dei Congressi, ore 17 – non è solo la fase finale e più importante dell'edizione 2016 del premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, ma è anche un momento di incontro, riflessione e omaggio al grande scrittore di Asiago e ai temi che in tutti i suoi libri ha affrontato, rendendoli patrimonio letterario capace di valicare i confini della lingua italiana e del nostro Paese.

D'altronde il mondo raccontato da Stern è sempre stato poco delimitabile entro confini politici perché le Alpi sono da secoli un territorio su cui si affacciano numerose nazioni europee e in cui vivono numerosi popoli. E proprio a quei popoli e alle loro letterature il Premio ha guardato sin dal suo inizio, scegliendo una formula multilingue rispettosa del grande patrimonio culturale che anima questo immenso spazio geografico e umano.

Per questo, in una cerimonia che vedrà la presenza di autorità e personalità culturali del mondo alpino, ci sarà spazio non solo per il vincitore e i selezionati della kermesse letteraria ma anche per riflessioni e spunti che toccano temi fondamentali per un'area importante dell'Italia e di tutto il continente.

Il programma prevede – dalle ore 17 – il saluto delle autorità e la Lectio Magistralis affidata quest'anno a Geremia Gios, professore ordinario di Economia agraria.

Sarà poi compito della giuria del premio - composta da Ilvo Diamanti, Paola Maria Filippi, Mario Isnenghi, Daniele Jalla, Paolo Rumiz e coordinata da Margherita Detomas – comunicare le motivazioni per la scelta del vincitore e dei selezionati per le menzioni.
Dopo la consegna del riconoscimento sarà possibile conoscere da vicino il vincitore della sesta edizione – Antonio Ballerini con “Cristalli di memoria” (Alpinia edizioni) – grazie a un dialogo sul palco.

A condurre e presentare sarà Sergio Frigo, caporedattore de “Il Gazzettino” mentre lungo l'arco della manifestazione il pubblico potrà riscoprire alcune tra le pagine più belle di Mario Rigoni Stern grazie alla lettura e all'interpretazione dell'attore Andrea Castelli.

Oltre al vincitore Ballerini, saranno presenti a Riva del Garda anche i segnalati che, in ordine alfabetico, sono: Renzo Caramaschi con “Di gelo e di sangue” (Mursia), Fabio Chiocchetti con “Guant. L'abbigliamento tradizionale in Val di Fassa” (Istitut Cultural Ladin di Fassa), Pino Loperfido con “La scelta di Cesare” (Curcu & Genovese), Matteo Righetto con “Apri gli occhi” (TEA).

Il cartellone degli eventi del 2 aprile si arricchisce anche di una primizia resa possibile dalla collaborazione tra il Centro culturale La firma, il MAG Museo Alto Garda e il Premio Mario Rigoni Stern. Si tratta di “Altipiano”, mostra fotografica dell'artista francese Loïc Séron allestita nella sede del MAG e della Sala Civica “G. Craffonara”.
Proprio in quest'ultimo luogo avverrà l'inaugurazione alle ore 16 di sabato. L'esposizione resterà visitabile fino al 20 aprile.


La mostra dal sottotitolo “Escursioni nell'opera e nel paesaggio di Mario Rigoni Stern” ci fa conoscere Loïc Séron con un lavoro che si propone di evocare temi universali in cui tutti possono identifcarsi e che è sia studio fotografico dell'Altipiano di Asiago sia escursione poetica in un paesaggio segnato dall'uomo.
Guidato dalle opere del grande scrittore Mario Rigoni Stern, Séron ha voluto, nelle quattro stagioni, “dare a vedere” tutti i segni di una possibile armonia tra uomo e natura. Questa armonia è davvero esistita nel corso dei secoli sull'Altipiano e rimane ancora in molti modi. Lo scrittore ne aveva fatto il cuore della sua opera, direttamente o indirettamente: era per lui l'unica via per la felicità individuale e collettiva degli uomini. Le foto mostrano l'eterna bellezza della natura, la sua forza e la sua dolcezza, con sempre, tra le righe del paesaggio, un'evocazione, una meditazione sull'uomo, a scala locale o globale.


MOTIVAZIONI E PREMIATI EDIZIONE 2016

Premessa
Sia per tipo di opere in lizza che per valutazione della giuria, la Prima guerra mondiale è uscita in forte evidenza nell'edizione 2016 del Premio Mario Rigoni Stern.
Non solo il vincitore, ma anche due dei quattro segnalati, hanno toccato - da angolature diverse ma complementari - questo dramma ancora profondamente vivo nella memoria dei popoli d'Europa.

Vincitore

Antonio Ballerini con "Cristalli di Memoria. Incontri di vite nei riflessi del tempo" (Alpinia) rivive originalmente la Grande Guerra in alta montagna filtrando la letteratura di guerra nella luce della memoria oggi. Al centro di una vita quotidiana di piccolo gruppo in condizioni d'eccezione sta la figura, finemente recuperata, di un giovane e umanissimo comandante, il capitano Arnaldo Berni, che reinvera i sentimenti e lo stile di Piero Jahier, in "Con me e con gli alpini'.

Segnalazioni in ordine alfabetico

"Di gelo e di sangue" (Mursia) di Renzo Caramaschi narra con lingua levigata e dialoghi forti la storia di uno dei centoventicinquemila trentini, triestini, istriani e dalmati che, in divisa austroungarica, sul fronte sterminato di Galizia hanno combattuto la Prima guerra mondiale con un anno di anticipo e per una bandiera diversa rispetto agli altri italiani, trovandosi al centro dei maggiori sommovimenti del secolo.

"Guant. L'abbigliamento tradizionale in Val di Fassa" (Istitut Cultural Ladin di Fassa) a cura di Fabio Chiocchetti, esito della ricerca sistematica, presentata in forma divulgativa, sull'abbigliamento tradizionale della Val di Fassa, si distingue per la varietà delle fonti utilizzate con rigore etnografico e per la interdisciplinarietà dell'approccio al tema.

Pino Loperfido "La scelta di Cesare" (Curcu & Genovese). Che cosa pensare oggi di Cesare Battisti? In Trentino, in Sudtirolo, in Italia. Il romanzo propone una realistica dialettica di posizioni fra i pregiudizi di un padre trentino, abituato da sempre a pensar male di Battisti, e un figlio - ragazzo assolutamente dei nostri tempi - che una tesi di laurea in Geografia porta, lui stesso e il padre, a riscoprire, al di là di miti e contromiti, la complessità del personaggio e la verità delle cose.

Matteo Righetto "Apri gli occhi" (TEA) viene segnalato per la narrazione accattivante che coniuga una storia famigliare, intima, con un'idea particolare, moderna di montagna. Alcuni quadri proposti in rapida successione delineano un dramma personale che troverà finalmente la sua composizione in un contesto alpino dove l'immobilità delle rocce, e il fascino verticale che le definisce, aiuteranno i protagonisti a trovare una sorta di pacificazione nell'accettazione dell'irreversibile.

Riproduzione riservata.
info_outline

Stai pianificando la tua vacanza o il tuo weekend in Altopiano?

Scopri dove dormire e dove mangiare sull’Altopiano di Asiago Sette Comuni