Pubblicata il 28 giu 2024 alle 11.10

Comunicato stampa del Comune di Roana del 25/06/2024
Con due sentenze “gemelle”, entrambe pubblicate lo scorso 14 giugno, il Consiglio di Stato ha annullato i provvedimenti con i quali l’Amministrazione Magnabosco aveva “cancellato” la lottizzazione Marchisera a Treschè Cesuna di Roana, affermando dunque il diritto dei privati alla realizzazione del Piano.
Tale duplice decisione è stata assunta dal supremo consesso amministrativo all’udienza straordinaria celebratasi in data 5 giugno, pochi giorni prima delle votazioni amministrative comunali che non hanno confermato l’Avv. Magnabosco alla guida del Comune.
Sarà dunque la nuova giunta del neo sindaco Luigi Martello a dover far fronte alle non banali conseguenze dell’illegittimo comportamento dell’Amministrazione Magnabosco, censurato dalle due sentenze del Consiglio di Stato che ne hanno evidenziato ed affermato la contrarietà alla legge.
Con la delibera n. 75 del 27 luglio 2020, la Giunta Magnabosco aveva deliberato di non approvare il piano urbanistico.
Piano che come sentenziato dal Consiglio di Stato, era peraltro già divenuto definitivo e dunque approvato in ragione proprio dell’inerzia dell’Amministrazione Magnabosco, che dopo aver tardato ad acquisire i necessari pareri ed omesso di controdedurre alle osservazioni dei privati, aveva lasciato decorrere il termine del 2 novembre 2019, previsto inderogabilmente dalla legge a garanzia del diritto dei privati di procedere con l’esecuzione del piano presentato all’Ufficio Comunale.
Proprio a seguito della comunicazione del 25 agosto 2020 del Responsabile dell’UTC, i privati si sono visti costretti a radicare un secondo procedimento avanti al Giudice Amministrativo, per impugnare la delibera della giunta Magnabosco n. 75 adottata il 27 luglio 2020, dunque ben oltre 9 mesi dopo l’avvenuta approvazione del piano per decorso del termine di formazione dell’assenso implicito del Comune al piano stesso.
Tutta l’attività amministrativa del Sindaco Magnabosco posta in essere successivamente alla data del 2 novembre 2019, si è pertanto rivelata non solo tardiva e quindi illegittima, ma anche dannosa sia sotto il profilo della compressione del diritto nel frattempo già acquisito dai privati, sia sotto quello dell’incidenza negativa sulle casse dell’Amministrazione, e dunque sulle tasche dei cittadini. Il Comune di Roana, in ragione della soccombenza in causa, è stato infatti condannato al pagamento di oltre 17.000 euro di spese legali.
L’attuale Amministrazione non rilascia particolari commenti in proposito: “Speravamo almeno di poterci insediare il prossimo 27 giugno con maggior serenità, anche se sapevamo che avremmo ereditato enormi problemi: questo è il primo. Stiamo valutando come porci di fronte alla rilevante somma da corrispondere ai privati per le spese, che sicuramente configurerà anche un debito fuori bilancio. Per il resto, valuteremo come dialogare con i privati per evitare ulteriori richieste di danni, posto che il Consiglio di Stato ha decretato chiaramente l’annullamento di tutti gli atti amministrativi della precedente Amministrazione, successivi al 2 novembre 2019. Vedremo di gestire al meglio già la prima “tegola” ereditata dalla precedente amministrazione.
Roana, 25/06/2024
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