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FERROVIA ROCCHETTE-ASIAGO: IL TRENO DELLA MEMORIA CHE POTREBBE TORNARE A CORRERE

Pubblicata l'1 mar 2023 alle 15.54
Locomotiva vecchio trenino Rocchette Asiago

Il sogno di vedere la "Vaca Mora" tornare a sbuffare sull'Altopiano potrebbe realizzarsi?

La vecchia ferrovia Piovene Rocchette-Asiago, che un tempo collegava l'Altopiano dei 7 Comuni alla pianura, negli ultimi anni è stata oggetto di un crescente interesse, alimentato tramite manifestazioni sportive, mostre e conferenze che ne hanno celebrato la storia.

Di recente, anche i Comuni di Piovene Rocchette e Carré hanno voluto onorare la memoria delle defunte ferrovie dell'Alto Vicentino, riconoscendone ancora oggi l'importanza nel cuore e nella mente delle persone. Il primo ha commissionato un murale che raffigura gli aspetti salienti della storia della cittadina, rappresentando anche la vecchia stazione ferroviaria con una locomotiva a vapore e il vecchio ponte ferroviario che attraversava il fiume Astico. Il secondo ha realizzato una rotatoria nella quale è stato installato il simbolo di un binario ferroviario a ricordare il passaggio del treno in quel punto.

Da luglio 2014 a gennaio 2015, inoltre, a Cesuna di Roana si è tenuta la mostra intitolata "48 anni di Sbuffi a Vapore in Altopiano". L’esposizione, che presentava fotografie, video, mappe, disegni, progetti e plastici che documentavano la storia della ferrovia, ha riscosso un grande successo. Tra il novembre 2014 e gennaio 2015 anche il Comune di Cogollo del Cengio ha organizzato una mostra dedicata alla vecchia linea ferroviaria, intitolata "Cogollo del Cengio e il suo trenino 1910-1958. Ferrovia Rocchette-Asiago".

L'interesse crescente attorno alla vecchia ferrovia Piovene Rocchette-Asiago ha contribuito a nutrire il sogno di molte persone, sia altopianesi che non, di rivederla in funzione, consce del suo potenziale per migliorare la mobilità dell'Altopiano. Il ripristino della linea ferroviaria rappresenterebbe, infatti, un'alternativa sostenibile all'uso dell'auto e potrebbe incentivare un turismo più rispettoso dell'ambiente.

E sulla scia di questo desiderio, un gruppo di associazioni e cittadini dell'Altopiano di Asiago ha intrapreso i primi contatti con la Fondazione FS, una sezione delle Ferrovie dello Stato, che si occupa anche del recupero di vecchie linee ferroviarie dismesse, attraverso il progetto "Binari senza Tempo".

La Fondazione potrebbe essere disponibile a effettuare un'indagine preliminare e a condurre uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di ripristinare la ferrovia Rocchette-Asiago; a tal fine è tuttavia necessario dimostrare l'interesse effettivo della comunità per il progetto.

Il signor Federico Pessina, promotore dell'iniziativa e appassionato di montagna, originario di Asiago, sta quindi cercando di coinvolgere la comunità, raccogliendo manifestazioni di appoggio da privati e associazioni del territorio. Se anche voi condividete il sogno di vedere la "Vaca Mora" tornare a sbuffare sull'Altopiano, potete dare il vostro contributo inviando una manifestazione di interesse. Quest'ultima verrà inclusa nella lettera ufficiale che sarà inviata alla Fondazione FS per dimostrare il supporto della comunità all'iniziativa (in fondo all’articolo troverete le indicazioni su come inviare il vostro sostegno).

I fautori dell'iniziativa per il ripristino della Rocchette-Asiago sottolineano l'importanza di agire tempestivamente, dato che è in corso uno studio per il ripristino del collegamento ferroviario con Calalzo di Cadore e Cortina in vista delle prossime Olimpiadi Invernali a Milano-Cortina nel 2026. Questo progetto prevede di utilizzare il vecchio tracciato del "Treno delle Dolomiti", che ha avuto un ruolo fondamentale nelle Olimpiadi Invernali del 1956. Alla luce di ciò, potrebbe essere valutata anche la fattibilità del ripristino della linea ferroviaria Rocchette-Asiago, il cui percorso potrebbe persino essere migliorato rispetto all'originale. Ad esempio, potrebbe essere previsto il collegamento con le aree sciistiche del Verena e delle Melette, con il prolungamento del tracciato ferroviario fino a Gallio.

Chissà se un giorno la vecchia ferrovia Rocchette-Asiago tornerà a solcare le montagne dell'Altopiano. L'iniziativa dei fautori del suo ripristino è ancora in fase embrionale, ma il sogno di vederla tornare in funzione continua a vivere nella mente e nel cuore di molti.

 

UN PO’ DI STORIA DELLA FERROVIA PIOVENE ROCCHETTE – ASIAGO

La ferrovia Rocchette Asiago a scartamento ridotto, inaugurata nella sua totalità il 10 febbraio 1910, collegava l'Altopiano dei 7 Comuni con la pianura tramite un percorso audace, lungo 21,190 Km, che non aveva nulla da invidiare a quello dei treni alpini svizzeri. Pensate che ben 5,764 km presentavano una pendenza tra le più impegnative d'Italia (in media del 116 per mille, con punte anche del 125 per mille) ed erano affrontati tramite cremagliera tipo Strub, mentre il resto del percorso era ad aderenza naturale.

Il tratto ferroviario contava sette stazioni: Piovene Rocchette, Cogollo, Campiello, Treschè Conca, Cesuna, Canove e Asiago. Il treno a vapore che lo percorreva, sbuffando, in gergo popolare veniva chiamato “Vaca mora”.

Come nelle intenzioni dei suoi promotori, l’industriale laniero e politico scledense Alessandro Rossi e il figlio Gaetano, la ferrovia Rocchette – Asiago contribuì notevolmente allo sviluppo economico e sociale dell'Altopiano. Tuttavia il treno impiegava circa 1 ora e 20 minuti per arrivare a destinazione (due ore e mezza partendo da Vicenza) e fu presto battuto in velocità e convenienza dal travolgente sviluppo automobilistico, cosicché nel 1957 si decise la chiusura del tratto ferroviario, sostituendo il treno con le corriere.

Una manifestazione popolare svoltasi a Vicenza portò alla riapertura temporanea della ferrovia, che però fu poi chiusa in via definitiva il 31 luglio 1958.

Nel 1960, una commissione di studio provinciale propose il suo rilancio tramite un cospicuo investimento, ma alla fine il progetto fu bocciato, perché la linea ferroviaria avrebbe continuato a comportare rilevanti perdite d'esercizio a carico della fiscalità generale. Fu così che nel 1977 il Parlamento ne decise la definitiva soppressione.

Oggi, il sedime della ferrovia è diventato un percorso ciclo-pedonale per passeggiate nella natura, la tanto amata “Strada del trenino”, lungo circa 12 km, che va da località Campiello sino ad Asiago e che si snoda tra boschi e pascoli. Lungo l’itinerario si incontrano vecchie stazioni, caselli ferroviari e due gallerie lunghe rispettivamente 384 e 186 metri.

Molti fabbricati di servizio della ferrovia sono ben conservati: la stazione di Asiago ospita la Comunità Montana, quella di Treschè Conca l’ufficio turistico, la stazione di Canove di Roana è stata trasformata nel Museo della Grande Guerra, mentre la fermata di Campiello è stata privatizzata. Recentemente è stata restaurata anche l'ex-stazione di Cogollo del Cengio. Al contrario, le ex-stazioni di Cesuna e Piovene Rocchette sono state demolite.

 

COME INVIARE LA PROPRIA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE AL RIPRISTINO DELLA FERROVIA PIOVENE ROCCHETTE – ASIAGO

Se pensate che il ripristino della linea ferroviaria sia una buona idea, potete inviare un documento di testo con cui manifestate il vostro sostegno all’iniziativa come privati o come associazioni (in tal caso apponete al documento anche il vostro logo), all’indirizzo email: [email protected]

 
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