Pubblicata il 27 giu 2019 alle 10.46
Grande Guerra

La bandiera di guerra del 5° Reggimento Alpini sventola su Monte Fior e Monte Castelgomberto per la festa di corpo del reparto.
Comunicato stampa del 26/06/2019
Il 5° Reggimento Alpini ha celebrato ieri la propria festa di corpo presso Monte Fior e Monte Castelgomberto, facendo tornare la bandiera di guerra del reparto su quelle alture dell’altopiano di Asiago (VI) dove, nel corso del Primo conflitto mondiale, il battaglione Alpini “Morbegno” del 5° Reggimento Alpini scrisse pagine epiche della sua storia.
Proprio su queste alture difatti, nel giugno del 1916, la strenua resistenza degli uomini del Battaglione Alpini “Morbegno” – attualmente comandato dal Ten. Col. Giulio Monti – permise alle linee arretrate italiane di costituire una difesa in grado di arrestare la Strafexpedition dell’esercito austro-ungarico, operazione che si prefiggeva lo scopo di sfondare la linea italiana per dilagare nella vicina pianura padana. L’esercito austro-ungarico fu costretto ad abbandonare l’idea di mantenere queste posizioni e di arretrare in posizioni più facilmente difendibili: di fatto, le cime di Monte Fior e di Monte Castelgomberto segneranno la massima avanzata dell’esercito austro-ungarico sull’altopiano di Asiago per tutta la durata del conflitto.
La bandiera del 5° Reggimento Alpini verrà in seguito decorata di una medaglia d’argento al valor militare per gli sforzi bellici sostenuti in questa delicata fase del conflitto.
Il Col. Ruggero CUCCHINI, Comandante del 5° Reggimento Alpini ha voluto sottolineare l'importanza di questo evento ricordando «Come il sacrificio di quegli uomini è per gli alpini di oggi, ma non solo, per tutti i cittadini italiani fonte di ispirazione. Lo spirito di sacrificio, la fratellanza e la solidarietà alpina, il senso del dovere, sono valori senza tempo a cui bisogna fare costante riferimento. Oggi dobbiamo essere grati a chi si è immolato su questo campo di battaglia ma anche a chi è sopravvissuto. Sono questi uomini quelli che hanno costruito l'Europa di oggi, dove proprio gli alpini del 5° con gli Alpenjäger Austriaci hanno operato fianco a fianco per consolidare la pace nella recente missione condotta in Kosovo dal Reggimento».
A rendere l’evento ancora più significativo, numerosi vessilli delle associazioni combattentistiche e d’arma – tra cui il vessillo sezionale dell’ANA di Asiago-Monte Ortigara, Bergamo, Marostica e Bassano del Grappa, nonché una rappresentanza dell’Associazione Nazionale del Fante – che da sempre si impegnano per difendere la memoria storica di questi eventi bellici che hanno inevitabilmente segnato la storia del nostro Paese, fortificando il senso di unità nazionale e ponendo le basi di un’Italia moderna.





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