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“Colazione con la cometa”, incontro all'alba all'Osservatorio di Asiago

Pubblicata l'8 feb 2016 alle 06.00
Osservatorio Astronomico
Colazione con la cometa Osservatorio astronomico di Asiago

Grande successo per “Colazione con la cometa", l'interessante iniziativa proposta all'Osservatorio Astronomico di località Pennar per l'osservazione della Cometa Catalina

  • Giornale l'Altopiano 30 gennaio 2016
  • L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 30 gennaio 2016, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
     
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Preferisce tè o caffè? E la brioches come la vuole: vuota, al cioccolato o alla marmellata?”. Domande normali se si tratta di ordinare la colazione in un bar, ma sentirsele fare da un astronomo è quanto meno curioso!

Colazione con la cometa” è una bellissima iniziativa proposta all’Osservatorio astronomico di Asiago domenica 17 gennaio (secondo appuntamento di questo tipo dopo quello del 20 dicembre). Ideatore del singolare incontro il dottor Paolo Ochner, che si occupa della divulgazione scientifica del centro di ricerca astronomica altopianese, e che, anche in questa mattinata speciale, si è avvalso della preziosa collaborazione del personale dell’Osservatorio.

Un grande successo vista la numerosa partecipazione, sia al primo che al secondo appuntamento: oltre 50 i curiosi e gli appassionati che si sono ritrovati alle 5.30 di una tersissima domenica al sito osservativo di località Pennar dove si trova la sala multimediale dell’Osservatorio nella quale, durante tutto l’anno, vengono proposti numerosi incontri di approfondimento su diversi temi che riguardano il cielo e i corpi celesti. Un pubblico interessato ed attento formato da qualche residente in Altopiano e soprattutto da turisti, alcuni giunti appositamente da varie pari del Veneto, ma anche da regioni limitrofe.

S’inizia con una bella colazione appunto con tè o caffè e brioches appena sfornate. Una delizia! Poi si esce ad osservare il cielo guidati dall’astronomo che indica le varie costellazioni, le stelle maggiori, i pianeti ben visibili e anche il transito di una stazione spaziale in orbita. Mentre si è tutti col naso all’insù capita, tra le generali esclamazioni di meraviglia, di vedere anche un paio di stelle cadenti

E la Cometa? Catalina è la stella a due code che da qualche mese sta attraversando l’orbita terrestre. Domenica 17 gennaio è stato proprio il giorno in cui ha raggiunto la distanza minima dalla Terra (circa 108 milioni di chilometri).
Nonostante la bellissima nottata non si riesce però a vederla ad occhio nudo, serve un binocolo o un telescopio. Con lo Shimdt, uno dei due telescopi situati a Cima Ekar, si ottengono dei nitidi fotogrammi della stella nel suo veloce attraversamento del nostro cielo.
Dalla sala multimediale, dove ci si è spostati per una bella lezione sulle comete e le loro caratteristiche, Paolo Ochner controlla da remoto il potente strumento di cima Ekar posizionandolo, tra lo stupore dei presenti, come vuole e mostrando non solo Catalina ma anche qualche altro corpo celeste, come il pianeta Giove ad esempio.

"Colazione con la Cometa" è solo una delle tante bellissime occasioni che ci vengono offerte dall’Osservatorio di Asiago e dai suoi astronomi per conoscere un po’ meglio il sistema solare con tutto il suo fascino.
“Sono migliaia ogni anno (si parla di 7/8 mila entrate) i visitatori che giungono al nostro Osservatorio. – spiega Paolo Ochner – Tante scolaresche ma anche moltissimi appassionati, astrofili, e anche chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. L’interesse intorno a questi temi è elevato e la grande partecipazione a eventi come questo ne sono una testimonianza tangibile. Il nostro sogno sarebbe quello di istituire ad Asiago un Parco delle Stelle. Un’idea ambiziosa che darebbe sicuro impulso al turismo tutto l’anno e che si può realizzare solo in stretta collaborazione con le amministrazioni comunali dell’Altopiano e anche dei suoi abitanti chiamati ad impegnarsi in prima persona contro l’inquinamento luminoso”.
“Da parte nostra – chiude Ochner – continuiamo con la divulgazione e la sensibilizzazione. Nei prossimi mesi proporremo nuovamente le notte buie in collaborazione con i comuni e i privati per avere un paio di notti con il minimo di illuminazione per poter riappropriarci del cielo notturno e osservarlo nel modo migliore possibile. Qui il cielo è più scuro rispetto alla media italiana, ma averlo ancora più buio ci consente di farlo conoscere meglio ed inoltre favorisce il lavoro dei nostri ricercatori. Ricordo che qui ad Asiago si svolgono ricerche importanti portate avanti dal Dipartimento di fisica astronomia dell’Università di Padova e dall’Osservatorio di Padova per esempio sulle supernove, sugli asteroidi, i buchi neri, le comete, esperimenti di astronomia quantistica con un utilizzo ottimale di tutti e tre i telescopi presenti ad Asiago: il Galileo al Pennar, il primo ad essere installato nel 1942, tuttora funzionante, e poi lo Schimdt e il Copernico a Cima Ekar. Quest’ultimo tra l’altro è ancora il più grande telescopio presente sul suolo italiano”

Stefania Longhini

Foto di Winner Paganin

Riproduzione riservata.
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