“Il problema dei sentieri danneggiati non va assolutamente sottovalutato”

Nicola Lobbia, presidente del CAI Altopiano 7 C sottolinea l’importanza del ripristino anche sotto il profilo dell’economia turistica

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• L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 17 novembre 2018, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
   
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Sentieri di montagna inaccessibili per i danni subiti e per il divieto emesso dalle ordinanze dei sindaci dell’Altopiano. 

I danni causati dal maltempo che ha reso impraticabili gran parte dei percorsi del nostro territorio, sono solo una delle tante conseguenze seguite alla devastazione fatta del vento fortissimo.

Dei 32 sentieri della cui manutenzione si occupa la sezione CAI Asiago Altopiano 7 Comuni, solo 5 non hanno registrato danni.

“Stiamo lavorando per avere un quadro preciso della situazione – afferma il presidente del CAI Nicola Lobbia – e per cominciare a liberare alcune zone dove è possibile farlo con le nostre forze. Abbiamo ottenuto il permesso dall’Ufficio Patrimonio del Comune di Asiago di andare a fare il censimento delle piante cadute laddove ci sono gli accessi alla montagna. Le dimensioni del danno sono enormi, ed alcuni sentieri non coinvolti direttamente dalla caduta degli alberi probabilmente verranno danneggiati dai macchinari che serviranno per ripulire le zone devastate, quindi dopo la pulizia dei boschi alcuni andranno ripristinati o
ridisegnati”.

“In tutto quello che è successo – prosegue Lobbia - ritengo che anche l’aspetto dei sentieri danneggiati non vada assolutamente sottovalutato, essendo molto importante per la nostra economia turistica. Siamo l’Altopiano dell’escursionismo, della montagna accessibile, dell’outdoor delle mountain bike e dello sci da fondo, alpino e alpinismo. E’ proprio grazie alla rete dei nostri sentieri che è possibile, per noi e per i turisti, godere del meglio del nostro territorio. In atto ci sono delle ordinanze che riguardano tutti i sentieri e che dobbiamo rispettare, augurandoci che si possa tornare a frequentarli al più presto, una volta messi in sicurezza.
Il CAI ha previsto di organizzare per la prossima primavera un piano di intervento più specifico, per il quale servirà l’aiuto dei volontari soci della nostra sezione, e anche di altre. Abbiamo fatto presente il problema anche alla riunione delle sezioni vicentine del CAI, per sensibilizzare tutti nel dare una mano, sia economicamente che dal punto di vista di lavoro manuale. Ci stiamo impegnando intanto per liberare la rete di sentieri frequentata durante la stagione invernale, ci auguriamo di riuscirci in tempi brevi”.

I sentieri che non hanno subito danni sono l’830 (Galmarara – Bivio Italia) l’833 (Sentiero dei 5 cimiteri) l’835 (Cima XII) l’839 (Forno – Campigoletti) e l’840 Ortigara).
“Quelli che versano nelle condizioni peggiori – afferma Nicola Lobbia – sono quello della Val Miela, dove su un tratto di 100 metri si sono contate più di 200 piante abbattute, tutta la parte di Enego e l’869 (Sentiero dei cippi). E’ messo piuttosto male anche l’832, nella parte che dalla croce sale allo Zebio”.

Il CAI, oltre che a prodigarsi per quanto nelle proprie possibilità per il ripristino dei sentieri, sta mettendo a punto un progetto con il quale si intende coinvolgere negozi e attività per la raccolta di fondi tramite una iniziativa commerciale particolare, che verrà resa nota non appena definita e organizzata. ****

Silvana Bortoli
Foto tratte dal Giornale Altopiano e dal profilo Facebook del Cai Altopiano 7 C

LA SCORSA ALTOPIANESE
Un gesto concreto per ripristinare l'accesso alla montagna del nostro #magicoAltopiano

**** L'iniziativa per aiutare concretamente ed economicamente il CAI si chiama SCORSA e consiste in un gadget (profumatore per ambienti) acquistabile in diversi negozi dell'Altopiano.
Parte del ricavato (da 3 euro in su) sarà destinato alla sezione per il ripristino di tutti i sentieri coinvolti.