Pubblicata il 9 mag 2018 alle 11.26
Tradizione

Una curiosa iniziativa della Pro loco di Mezzaselva per tramandare e far conoscere la lingua cimbra
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L’articolo è tratto dal numero del quindicinale L’Altopiano di sabato 5 maggio 2018, acquistabile in tutte le edicole dell’Altopiano.
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A Mezzaselva, le panchine diventano luogo di contemplazione tra passato e presente: in quella che è la culla del cimbro, grazie all’ingegno e all’impegno di un gruppo della Pro Loco e altri volontari, si è dato vita a una nuova a iniziativa che intende essere uno stimolo per non dimenticare le proprie origini e imparare qualche parola cimbra.
“In passato – afferma Christian Martello, presidente della Pro Mezzaselva – in paese sono state affisse delle carte da gioco cimbre con le leggende di Paola Martello, lo scorso anno abbiamo realizzato un calendario con le foto storiche di Mezzaselva e delle frasi in cimbro e italiano, e adesso, ingegnandoci per rimodernare le panchine, abbiamo pensato di personalizzarle e renderle in qualche modo uniche! Ogni anno a primavera la Pro loco si occupa di posizionare le panchine del paese, ritirandole poi in autunno per proteggerle dalla neve. Ma con il passare del tempo si son talmente rovinate che quest’anno si è deciso di far loro un bel restyling per la nuova stagione”.
Il lavoro è stato piuttosto impegnativo, visto che in totale le panchine sono una trentina, delle quali molte necessitavano di sostituzione di alcune aste e di carteggio sulle parti metalliche piuttosto arrugginite, oltre che di tinteggiatura. Con il favore del bel tempo, nel dopolavoro un gruppo della Pro loco e alcuni volontari si sono
mobilitati per levigare e colorare le panchine rendendole sgargianti.
“Per renderle uniche nel loro aspetto – spiega Martello - si è pensato inoltre di completare il lavoro scrivendo sulle panchine alcuni proverbi, luoghi e oggetti di uso comune in cimbro, con la traduzione in italiano”.
Davvero una bella idea che non mancherà di attirare l’attenzione dei visitatori, oltre che dei residenti in paese!
“Un doveroso grazie – conclude Martello - va a tutti i volontari che si son dedicati alla realizzazione del progetto. Grazie al loro continuo e costante aiuto, in paese c’è una buona collaborazione, con il risultato di riuscire, insieme, a migliorare i servizi”.
Silvana Bortoli
Foto da giornale L'Altopiano
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