• Difficoltà: Difficile
• Chilometri: 29,5
• Tempo di percorrenza: 240 min
• Dislivello: 370 metri

La Pista Valsugana è così denominata perché permette di raggiungere l’estremità nord dell'Altopiano di Asiago, laddove si affaccia sulla sottostante Valsugana.

Il primo tratto coincide con quello della Pista Ortigara, dalla quale si distacca al bivio del Monte Forno. Da qui, prendendo a destra, si percorre un lungo falsopiano e giunde alla selletta a quota 1601 m. slm.

A questo punto si prosegue fino al bivio dove passa la pista principale Moline segnalata in rosso, si prende a sinistra verso Malga Moline lungo un tragitto vario nel quale si alternano dossi con piccole discese e pianori.

A circa 200 metri dalla malga si tiene la sinistra in direzione piazzale del Lozze, lo si attraversa e si sale verso nord fino a raggiungere il Pianoro di Prà della Porta in vista del Monte Caldiera. Dopo circa un km e mezzo in piano si arriva a Porta Molina, a quota 2000 m. slm., a strapiombo sulla Valsugana, con vista sulle Dolomiti e sui paesini sottostanti (Strigno, Borgo Valsugana, ecc.).

Il tragitto di rientro ripercorre un breve tratto della pista e poi prende a sinistra. Un’agevole discesa, con qualche breve tratto più inclinato, riconduce alle spalle di Malga Moline, che si supera a sinistra. Scendendo, dopo un paio di tornanti, si giunge al pianoro del Buso del Diavolo. Da qui, dopo essere saliti e ridiscesi ed aver percorso ancora qualche curva ed un paio di tornanti, si arriva poi al bivio di Fossetta, che si lascia a sinistra continuando ancora per un po'a scendere.

Arrivati alle rocce del Poggiolo Cattagno si inizia a percorrere il falsopiano, lungo 8 km, che conduce a Malga Mandriele, poi a Malga Fiara ed infine a Campomuletto. Di qui si inizia la discesa fino al Rifugio di base Campomulo.

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